Una ventina di ristoratori hanno bloccato la strada davanti alla Prefettura di Foggia con alcuni cassonetti, manifestando questa sera contro la nuova ordinanza firmata nel pomeriggio dal governatore pugliese Michele Emiliano, che ha riportato in zona arancione 20 comuni, 14 dei quali nella provincia di Foggia.

4 photos
Ora «ci siamo sostituti allo Stato», protesta il ristoratore foggiano Rino Buonpensiero: «Ci sono nostri dipendenti che hanno preso ad ottobre la prima settimana di cassa integrazione" dall’inizio della pandemia, aggiunge. «Non siamo degli irresponsabili - rivendica - abbiamo rispettato tutte le misure di sicurezza».
Per bloccare la strada, controllati a vista dalle forze dell’ordine, i ristoratori hanno usato anche un water, riempito della spesa fatta in questi giorni prefigurando la riapertura dell’area gialla (domenica scorsa per tutta la Puglia prima dell’ordinanza di oggi), e che non potranno più usare nei propri ristoranti, a meno che non convertano l’attività in asporto o servizio a domicilio. I ristoratori che protestano chiedono di poter parlare con il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi.
LE LORO RICHIESTE - «Abbiamo chiesto di poter restare aperti al pubblico fino al 7 di gennaio, almeno fino alle 22:30 con gente seduta ai tavoli, distanziata di due metri, per permettere a chiunque abbia un’attività di ristorazione di poter lavorare e fare un minimo di introito. Nel caso non sia possibile abbiamo chiesto di essere adeguatamente ristorati sulla scorta del fatturato di dicembre 2019». E’ quanto afferma, al termine di una lunga riunione in prefettura, Gianvito Bonassisa uno dei ristoratori foggiani che ieri sera ha manifestato contro l’ordinanza del governatore Michele Emiliano che ha riportato in zona arancione 20 comuni pugliesi, 14 dei quali foggiani. Ieri una quarantina di titolati di ristoranti, pizzerie e bar ha bloccato dalle 20 a mezzanotte la circolazione stradale davanti alla prefettura con cassonetti e un water riempito con la spesa fatta nei giorni scorsi prefigurando la riapertura.
Le istanze saranno raccolte in un documento a firma di tutti i ristoratori che sarà portato in giornata in prefettura per poi essere sottoposto all’attenzione della regione Puglia. I ristoratori attendono risposte entro mercoledì; in caso non dovessero arrivare si dicono pronti a protestare ancora.
DOMANI TAVOLO TECNICO IN PREFETTURA - E’ stato convocato per domani sera alle ore 19 un tavolo tecnico in prefettura a Foggia al quale prenderanno parte una delegazione di ristoratori foggiani, il prefetto di Foggia Raffaele Grassi e il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese. Una riunione convocata dopo la protesta di ieri sera da parte di un gruppo di una quarantina di ristoratori contro l’ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano che ha riportato in zona arancione 20 comuni pugliesi, di cui 14 nella provincia di Foggia.
«Come regione Puglia abbiamo già messo a disposizione 20 milioni di euro da destinare ai ristori per titolari di bar, ristoranti e pizzerie - dichiara all’ANSA l’assessore regionale a Bilancio Raffale Piemontese - . Durante la prima fase della pandemia - riprende - abbiamo già dato aiuti economici a imprenditori, commercianti ed artigiani pugliesi per oltre mezzo miliardo di euro di economia reale».