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Puglia, 20 comuni tra Foggia, Bat e Bari tornano in zona arancione: l'ordinanza

 
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Puglia, 20 comuni tra Foggia, Bat e Bari tornano in zona arancione: l'ordinanza

Le restrizioni fino al 14 dicembre nella speranza di veder calare i contagi e poter ripristinare tutta la regione in zona gialla

Lunedì 07 Dicembre 2020, 17:08

08 Dicembre 2020, 08:36

LEGGI IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINANZA

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato un’ordinanza con cui dispone dall’8 dicembre al 14 dicembre 2020 di configurare come “area arancione” i seguenti Comuni: Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola per la provincia BAT; Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola, Lucera, Manfredonia, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia, Zapponeta, Foggia e Monte Sant’Angelo per la provincia di Foggia; Altamura e Gravina in Puglia per la provincia di Bari.

“Nei Comuni segnalati dal Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia  - dichiara il presidente Michele Emiliano  - permangono situazioni di rischio epidemiologico che intendiamo controllare allungando di una settimana il regime della cosiddetta ‘area arancione’, nella speranza di vedere calare i contagi. Se tale circostanza si verificherà, si passerà anche nei suddetti Comuni in area gialla a partire dal 14 dicembre. L’ordinanza è stata preventivamente concordata con il Governo”.

È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune.

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

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