Lunedì 08 Settembre 2025 | 04:09

Incendiata porta di casa del capitano del Foggia: disposte misure di protezione

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Incendiata porta di casa del capitano del Foggia: disposte misure di protezione

Il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, ha disposto misure di protezione nei confronti di Federico Gentile, il calciatore del Foggia vittima di una intimidazione

Giovedì 03 Dicembre 2020, 14:42

Il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, ha disposto misure di protezione nei confronti di Federico Gentile, il calciatore del Foggia vittima di una intimidazione. Sconosciuti nella notte tra martedì e mercoledì hanno dato fuoco alla porta d’ingresso della sua abitazione. Stamattina il prefetto ha presieduto, in videoconferenza, una riunione con le forze di polizia alla quale ha partecipato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Nel corso del vertice si è fatto il punto della situazione su quanto accaduto. Al momento le indagini, coordinate dalla procura di Foggia, risultano ancora senza esito.

SOSTEGNO LEGA PRO - «La Lega Pro è vicina al giocatore del Foggia, Federico Gentile, ed alla sua famiglia. Quello che è successo è contro il calcio e i suoi valori ed in particolare in questo periodo di fragilità dettato dal Covid-19». Queste le parole di Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro che, dopo l’atto criminoso di cui ieri è stato vittima il giocatore della squadra pugliese, ha partecipato alla riunione da remoto del Comitato dell’Ordine pubblico presieduta dal Prefetto Raffaele Grassi, con il Questore di Foggia Paolo Sirna e i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Finanza di Foggia per fare il punto della situazione. "Ci tengo a ringraziare prefetto, questore e tutte le Forze dell’Ordine per l’umanità e per il lavoro che svolgono con un altissimo profilo professionale -ha continuato Ghirelli- e per la loro tempestiva azione volta ad indagare su un gesto inqualificabile. In quella casa c'era una famiglia e c'erano bambine. La violenza non ha mai senso e non può attaccare la vita di nessuno».
Ghirelli ha concluso: «Mi scuso con le Forze dell’Ordine perché il calcio dà un esempio negativo e vi assicuro che, ogni giorno, lavoriamo affinché il calcio sia segnato da fatti positivi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)