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Foggia, arresto bis per l’ex compagno, già a processo per maltrattamenti

 
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Minacciava di pubblicare sul web i video intimi con la donna. E a Manfredonia, giovane arrestato per violenze su una 16enne

Giovedì 17 Settembre 2020, 09:04

Foggia - Arresto-bis in 13 mesi per un presunto compagno violento: secondo l’accusa, nonostante fosse ai domiciliari avrebbe pedinato l’ex compagna, insultandola, minacciandola di morte, di pubblicare sul web i loro video intimi, e di toglierle il bambino. È quindi tornato in cella Giuseppe La Gatta, 23 anni, sotto processo per maltrattamenti. All’origine dei presunti comportamenti del foggiano ci sarebbe la sua gelosia. L’imputato si dice innocente; il processo è in corso davanti al giudice monocratico, sentenza entro un paio di mesi. Il giudice Maria Giovanna Gallipoli ha accolto la richiesta del pm e revocato il beneficio dei domiciliari: l’ordinanza è stata notificata dagli agenti della sezione reati contro la persona della squadra mobile.

La Gatta finì in cella il 24 agosto 2019 su ordinanza del gip; in carcere rimase 6 mesi, sino al 13 febbraio quando il giudice gli concesse i domiciliari, ora revocati per via dei presunti comportamenti molesti di La Gatta che risalgono allo scorso agosto. A inizio settembre la denuncia della parte offese ha dato inizio al supplemento di indagine sfociato nell’arresto-bis dell’imputato.
Altro episodio di abusi e violenza a Manfredonia dove con l’accusa di violenza sessuale è stato arrestato un ventiduenne di Foggia che a luglio avrebbe abusato a Manfredonia di una sedicenne: i carabinieri l’hanno ora arrestato e posto ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza cautelare firmata dal gip del Tribunale dauno. A dire dei carabinieri l’indagato, che trascorreva le ferie nel centro sipontino, avrebbe carpito la fiducia della ragazza per convincerla a seguirlo a casa per poi abusarne una prima volta e tentare di farlo anche il giorno dopo.

«I fatti contestati risalgono allo scorso luglio» si legge nella nota stampa diffusa dal comando provinciale di Foggia dell’Arma «con le indagini condotte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Manfredonia sfociata nei giorni scorsi nell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del ventiduenne originario di Foggia per il reato di violenza sessuale su minore. Dalle indagini sono emersi due episodi di violenza che la sedicenne, è stata costretta a subire; violenze gravemente lesive dell’integrità fisica, morale e psicologica della minorenne» scrivono gli inestigatori riportando un passaggio dell’ordinanza cautelare firmata dal gip.

Stando alla ricostruzione di carabinieri, Procura e giudice per le indagini preliminari il giovane foggiano «lo scorso luglio dopo essere riuscito ad attirare la vittima presso la propria abitazione, una volta in casa ed approfittando dell’assenza di altre persone, chiudeva la porta a chiave e diede inizio a quello che per la vittima è stato un vero e proprio incubo iniziato con abbracci, carezze, e palpeggiamenti. La ragazza, nonostante avesse manifestato sin da subito, il proprio stupore e disappunto, non ha potuto far nulla» prosegue la ricostruzione dell’Arma «contro la prestanza fisica e l’assoluta incuranza dell’indagato e fu costretta a subire atti sessuali. Ma l’incubo per la minorenne proseguì il giorno dopo quando il ventiduenne grazie a una escamotage» (quale sia non viene rivelato) «adescò nuovamente la sedicenne, che questa volta riuscì a divincolarsi e fuggire in casa raccontando tutto ai genitori».

Scattò così la denuncia ai carabinieri della compagnia di Manfredonia che avviarono le indagini «ricostruire la vicenda e raccogliere tutti gli elementi da cui è scaturita poi la misura cautelare dei domiciliari».

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