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Foggia ancora città «low cost»: il 7% in meno sugli alimentari

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

spesa del contadino»

Solo «piccoli rincari» per il Coronavirus, spesa media di 6.292 euro a famiglia

Lunedì 13 Luglio 2020, 10:27

Foggia continua a essere una città a «buon mercato», i prezzi applicati dai commercianti sono assolutamente in linea con le migliori piazze del paese, nemmeno forse il Coronavirus ha scalfito questa tendenza anche se i consumatori hanno rilevato nell’ultimo periodo prezzi «leggermente più alti» sui generi alimentari, così come un po’ in tutte le altre merci varie. Ma il tutto avviene ancora nella media ribassista già rilevata nel periodo più intenso dell’emergenza sanitaria, garantisce l’Adoc provinciale che ha effettuato un’indagine sul costo medio della vita dei foggiani riferita in particolare agli ultimi tre mesi di rilevazione.

Un dato balza comunque all’occhio: paghiamo prezzi ribassati del 7% rispetto alla media nazionale, in particolare sui prodotti di largo consumo. L’associazione dei consumatori nella sua indagine ha effettuato campionamenti sul prezzo di prodotti come il latte (costo 0,8 centesimi a litro in una forbice compresa fra 0,7-1,6 euro), il pane (0,8 su 500 grammi, da 0,5-1 euro), riso (1,65 euro al chilo, fra 1-5-1,8), arance 1,3 euro al chilo (da 0,8-1,8), pomodori 0,9 al chilo (0,8-1), acqua 0,29 a bottiglia da 1,5 litri (0,24-0,35), uova confezionate da 12 1,4 euro (1,3-3), petto di pollo 7,5 al chilo (da 7-8).
Il monitoraggio - informa l’Adoc - è stato effettuato in circa cinquanta punti vendita del capoluogo tra maggio e giugno scorsi. «Il rapporto qualità-prezzo dei prodotti continua ad essere positivo - sottolinea l’associazione - tutto sommato in linea con il costo della vita e i salari medi del capoluogo anche se bisogna fare ancora molto in materia di lotta alla contraffazione e allo spreco alimentare e tutela del Made in Italy».

La sofisticazione delle merci alimentari resta un problema molto serio, parliamo soprattutto di olio spacciato come extravergine sugli scaffali dei supermercati, di conserve vendute su circuiti paralleli e non pienamente rispondenti alla sicurezza alimentare, c’è un problema legato anche all’impiego nelle paste alimentari più diffuse in commercio di grani esteri spacciati sulle etichette come “italiani”, forse la nuova frontiera, quest’ultima, della contraffazione alimentare. Anche se i controlli e i sequestri di merce contraffatta vengono effettuati periodicamente, è necessario che i consumatori siano sempre più informati su queste tematiche, le prime sentinelle sono proprio loro.

Tornando a quel -7% di risparmio medio nelle tasche dei foggiani che fanno la spesa al supermercato, l’Adoc rileva come tra i prodotti più economici vi siano «pomodori, pane, patate e insalate, uova, latte. A livello regionale - sottolinea l’associazione di consumatori - Foggia si pone esattamente al centro della classifica con una spesa media annua di 6.292 euro a famiglia. In media, una famiglia usa un quarto dell’intero budget per spesa alimentare, igiene personale e per la casa».
L’Adoc fornisce, inoltre, altre informazioni, per così dire tecniche, ai consumatori allo scopo di risparmiare, se possibile, sulla spesa quotidiana. Qualche consiglio: «Si può risparmiare fino a 1400 euro in un anno, se si sceglie il punto vendita meno caro nella propria città, approfittando delle offerte o abbandonando il prodotto di marca». Anche qui conta molto la capacità critica del consumatore attento che non sempre sceglie solo in base alla convenienza, ma alla opportunità del momento e alla conoscenza del prodotto.

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