FOGGIA - Un cittadino albanese, Erjon Rameta, di 32 anni, è stato fermato da agenti della squadra mobile di Foggia e dello Sco, su disposizione della Dda di Bari, perché sospettato di essere l’esecutore materiale di due attentati dinamitardi compiuti a Foggia. Il primo attentato è ai danni del ristorante-friggitoria «Poseidon» e risale al 12 novembre dello scorso anno in vicolo Ciancarella, in pieno centro storico; il secondo del centro diurno per anziani «Il Sorriso di Stefano» dei fratelli Luca e Cristian Vigilante del 16 gennaio, testimoni dell’accusa in un processo a carico di presunto estorsori ritenuti vicini ad un clan mafioso foggiano.
A quanto si apprende, le accuse sono di danneggiamento e detenzione e porto illegale di materiale esplodente aggravato dal metodo mafioso. Fondamentali ai fini investigativi sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate lungo le vie di arrivo e di fuga utilizzate dall’uomo per giungere sul luogo degli attentati. In entrambe le occasioni l’uomo ha agito in sella ad una bicicletta.
Gli investigatori sono a lavoro per risalire al movente delle intimidazioni. Il gruppo «Sanità Più» dei fratelli Vigilante ha subito tre attentati dinamitardi nel giro di tre mesi: il primo nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio in via D’Aragona quando sconosciuti piazzarono un potentissimo ordigno sotto il Suv di Cristian, provocando danni pensanti alla vettura e alle abitazioni della zona. Un secondo, il 16 gennaio, ai danni della struttura per anziani «Il Sorriso di Stefano». L'ultimo attentato è stato compiuto nel primo pomeriggio del primo aprile sempre al centro diurno «Il Sorriso di Stefano». Si attende l’udienza di convalida del fermo davanti al gip del Tribunale di Foggia.