FOGGIA - «Dobbiamo costruire una società civile che si organizza esattamente come la mafia che abbiamo di fronte per colpirla duramente, non solo con le armi delle investigazioni ma con l’arma del convincimento, sommergerli di idee nuove, di proposte, di ottimismo e far comprendere loro che la mafia è una strada che porta o in galera o al cimitero». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Foggia per l’incontro 'antimafia sociale' nella sede della Provincia, una riunione di iniziative dopo la marcia di Libera il 10 gennaio contro la mafia, organizzata in risposta all’escalation di attentati a Foggia dall’inizio dell’anno.
«Oggi non è una riunione dove ci occuperemo di indagini o di forze dell’ordine - ha precisato Emiliano -. Il mio compito è quello di mettere insieme tutte le energie sane di questa città, sostenere tutti i soggetti che nelle provincia di Foggia possono contribuire all’educazione dei ragazzi, possono sostenere la resistenza degli imprenditori, possono soprattutto far comprendere il disagio che, in qualche caso, determina la scelta criminale per alcune persone». Secondo il presidente della Regione Puglia, «fare il mafioso è una cosa stupida, senza senso, che toglie dignità a famiglie e figli che portano il marchio infame di essere figli di una famiglia mafiosa».