FOGGIA - Da stanotte è in corso una operazione di polizia giudiziaria da parte dei finanzieri del Nucleo di polizia Economica-Finanziaria di Foggia e dei carabinieri del Nucleo Investigativo sempre del capoluogo coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia. Contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere, autoriciclaggio, truffa aggravata e false fatturazioni per operazioni esistenti. Sequestrati diversi immobili, tre società e valori vari per un valore complessivo di alcuni milioni di euro. Un centinaio, in tutto, i militari coinvolti sui vari obiettivi operativi, con l'ausilio operativo dei rispettivi Nuclei Elicotteri.
I militari della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Foggia hanno arrestato 5 foggiani nell’ambito dell’operazione 'Hydra' accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, autoriciclaggio, truffa aggravata e false fatturazioni.
A quanto si apprende, gli indagati avrebbero imbastito una serie di truffe ai danni dell’Inps Istituto nazionale di previdenza sociale. Ammonterebbe a oltre due milioni di euro il valore dei sequestri tra immobili, società e altri beni.
«Abbiamo accertato l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla creazione di società fantasma e alle fittizie assunzioni per far usufruire della disoccupazione». Lo ha sottolineato il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, alla conferenza stampa sull'operazione di Fiamme Gialle e Carabinieri che ha portato all’arresto di 5 persone accusate di truffe all’Inps. Gli arrestati sono Giovanni Putignano di Torremaggiore, 41 anni e il fratello Domenico di 40; Maurizio Granchelli, 50 anni, commercialista di Lucera; Nicola Paradiso, 40 anni e Michele Rubino di 39.
A quanto si apprende, sono accusati di aver assunto fittiziamente, in società fantasma, 74 persone ritenute vicine agli indagati, per poi licenziarle dopo il tempo minimo previsto affinché potessero percepire le indennità di disoccupazione. Indennità che, in parte, per gli inquirenti venivano quindi versate al principale indagato Giovanni Putignano. Un danno per l'Inps di circa 500mila euro.
'Cuore' della truffa, ha spiegato il sostituto procuratore Antonio Laronga, «è la società Ricicla srl di Torremaggiore, questa operativa, che in passato ha avuto rapporti anche con enti locali, dai quali ha ricevuto appalti di gestione rifiuti e che fa capo ai fratelli Putignano. Attorno a questa società sono state create tre cooperative fantasma - precisa - che non hanno mai operato e che non hanno neppure una sede effettiva, il cui unico compito era emettere documenti fiscali ovvero fatture per operazioni inesistenti, che hanno consentito a Ricicla srl di ottenere uno sconto di imposta di circa 750mila euro, ed inoltre di indicare, nelle dichiarazioni elementi passivi fittizi, per circa 1,8 milioni». Gli introiti illeciti venivano riciclati attraverso la società 'GP Gamma Servicè acquistando immobili.
Nel blitz sono stati così sequestrati 16 immobili, tra box, appartamenti e locali a Pescara, Rodi Garganico, Torremaggiore e San Paolo di Civitate, per un valore complessivo di un 1,1 milioni di euro, oltre a beni per un altro milione tra polizze assicurative, conti correnti, un Tir, un motociclo e tre società, di cui due cessate e una, la Ricicla srl, affidata all’amministratore giudiziario.