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Foggia, bufera sui due concorsi per tecnici di radiologia: bloccati entrambi

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Foggia, bufera sui concorsi per tecnici di radiologia: bloccati entrambi

Si pensa a prove truccate e altre irregolarità

Lunedì 18 Novembre 2019, 10:52

10:53

Tecnici di radiologia, i concorsi sono due: uno bandito dall’Asl, l’altro dall’Azienda ospedaliero-universitaria. Dieci posti per 450 candidati il primo; 8 posti e 335 candidati il secondo. Viaggiavano parallelamente fino a poche settimane fa, ma ora sono stati entrambi bloccati: quello dell’Asl per gravi irregolarità riscontrate dall’azienda sanitaria durante l’espletamento delle prove (denunciate dall’Ordine anche con l’ausilio di filmati finiti sui social); quello dell’Azienda ospedaliero-universitaria è stato invece soltanto rinviato per permettere alla commissione di verificare la grande quantità di titoli presentati dai candidati. Ma sono scoppiate comunque le polemiche, in particolare all’Asl dove è partita la caccia a coloro che avrebbero truccato il concorso. Non si è astenuta dal dire la sua la politica: il consigliere regionale Giandiego Gatta denuncia lo «stallo agli Ospedali riuniti», mentre i consiglieri del Movimento 5 stelle chiedono da tempo un’audizione in commissione sia di Piazzolla che del presidente pro-tempore dell’Ordine dei tecnici di radiologia, Antonio Alemanno. Lo stesso sul quale si appuntano le perplessità di Piazzolla: «Irrituale - secondo il dg - la tenace avversione all’indizione del concorso da parte del presidente dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle Professioni tecniche che si è da subito attivato per impedire l’espletamento del concorso che avrebbe permesso ai propri iscritti di trovare un’ulteriore opportunità di vincere il concorso».

Ora l’Asl «potrebbe agire» nei confronti dei candidati partecipanti alla prova scritta del concorso per l’assunzione di nuovi tecnici radiologi, per aver violato alcune precise indicazioni. La prova è stata annullata per queste ragioni: «Il direttore generale dell’Asl, Vito Piazzolla - riferisce una nota - ha convocato il presidente della commissione esaminatrice per acquisire maggiori elementi di valutazione sull’annullamento». I partecipanti che avrebbero violato le prescrizioni dell’Asl «non sono stati identificati». «Qualora fossero accertate le loro responsabilità - sottolinea la direzione - l’Azienda valuterà la possibilità di agire nei loro confronti».
L’Azienda sanitaria giudica «incomprensibile» anche l’intervento del consigliere regionale Giandiego Gatta «sulla presunta violazione dell’accordo stipulato tra le aziende sanitarie pugliesi per l’utilizzo reciproco delle graduatorie concorsuali». «L’Asl di Foggia - precisa il dg Piazzolla - non ha commesso alcuna violazione. Nè le linee guida ministeriali, nè l’accordo di cui io stesso sono stato estensore e che tutti gli addetti ai lavori dovrebbero conoscere bene, precludono infatti alla Asl l’indizione del concorso in esame. Il documento parla chiaramente di opportunità di utilizzo reciproco, non di obbligo».
Di tutt’altro tenore le ragioni dello stop ai «Riuniti». Il dg dell’Azienda ospedaliera, Vitangelo Dattoli, fa i complimenti «agli uffici dell’area personale» per aver fermato il concorso: «La fase operativa della validazione dei titoli ha richiesto una particolare attenzione con un ulteriore impegno di tempo da parte della Commissione Esaminatrice, atteso la grande quantità di documentazione consegnata ed acquisita, a volte non sufficiente ed altre non necessaria perché attestanti titoli o servizi resi successivi alla data di scadenza del bando e per questo non valutabili».

Sì, ma intanto adesso come se ne esce? I Cinquestelle chiedono alla Regione di «accertare i responsabili di questa negligenza», in riferimento al concorso annullato all’Asl. «Emiliano è stato informato per tempo - denunciano i consiglieri Rosa Barone, Antonella Laricchia e Gianluca Bozzetti - ma dalla Regione non abbiamo sentito una sola parola su quanto accaduto. Continueremo a chiedere chiarezza su quanto successo: bisogna tutelare sia il buon andamento della Pubblica amministrazione che il rispetto di tutti i candidati».

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