FROSOLONE (ISERNIA) - Vivere la transumanza molisana: un’esperienza che in migliaia hanno assaporato fino al weekend che si è appena concluso. L’happening rurale organizzato dalla famiglia Colantuono di Frosolone, in collaborazione con Asvir Moligal, ha raccolto attorno agli antichi tratturi tantissimi molisani e pugliesi oltre a un buon numero di turisti.
I Colantuono hanno accompagnato 300 mucche podoliche, marchigiane e maremmane, partite mercoledì scorso da San Marco in Lamis (Foggia) fino ai pascoli di Frosolone.
Quattro giorni, 180 km di cammino, una cornice di pubblico entusiasta al passaggio della mandria e dei cavalieri. Questo percorso di "andata" nel periodo estivo è per garantire alle greggi pascoli più alti, freschi e con erba verde rispetto a quanto può esserci nel Foggiano. Con l'arrivo dei primi freddi settembrini ci sarà il "ritorno" verso la Puglia.
«La candidatura Unesco, formalmente depositata due mesi fa a Parigi dalle massime istituzioni governative nazionali di Italia, Austria e Grecia - si legge in una nota stampa - ha rinforzato il carico di attenzioni degli amanti delle tradizioni legate alla cultura del territorio, ai bei paesaggi e al buon mangiare». Commenti entusiastici e applausi, dunque, lungo le strade d’asfalto e i tratturi ancora intatti, soprattutto in Molise. La presenza di tanti bambini, alcuni arrivati con i loro insegnanti, ha denotato la portata formativa della Transumanza intesa come esperienza a contatto con la storia, gli animali e il territorio. Infine, un premio speciale alla famiglia Colantuono: un enorme campanaccio realizzato dall’artigiano lucano, Mario Valenzano, consegnato dal neo assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Vincenzo Cotugno e dal sindaco di Frosolone Giovanni Cardegna.