Domenica 07 Settembre 2025 | 22:15

Un progetto di vita: anche i nostri cani nello stato di famiglia

 
Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

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Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

Cane domestico, la sua «faccia» parla

Ogni anno si ripete in estate il dramma dell’abbandono dei cani. Migliaia di essi vengono «dimenticati» dai loro proprietari, spesso lasciati a se stessi in condizioni di estremo disagio

Martedì 10 Settembre 2024, 12:44

Ogni anno si ripete in estate il dramma dell’abbandono dei cani. Migliaia di essi vengono «dimenticati» dai loro proprietari, spesso lasciati a se stessi in condizioni di estremo disagio. Questo fenomeno rappresenta un grave problema sociale e ambientale, ma è bene dirlo, manifesta un atto di crudeltà di grandi dimensioni. Infinite le cause di questa tragedia disumana! Alla base c’è sicuramente una mancanza di organizzazione. Molti proprietari non considerano le esigenze del loro animale domestico quando pianificano le vacanze, quasi che in quei momenti rappresenti un costo eccessivo. Molte strutture alberghiere non offrono questo servizio, quindi vi è difficoltà a considerare soluzioni alternative. Sarebbe bene che all’atto di acquisire una creatura a quattro zampe ognuno fosse consapevole della propria responsabilità. Forse anche per questo problema, che è un vulnus socio-economico, siamo in ritardo.

Non c’è dubbio che questo fenomeno ha conseguenze devastanti: gli animali soffrono di fame, sete e malattie. Non dimentichiamo tutti i problemi di sicurezza: il randagismo può diventare un pericolo per la sicurezza pubblica. I cani abbandonati possono danneggiare l’ecosistema locale. È tempo di agire e di garantire che ognuno di essi abbia una casa sicura e amorevole, indipendentemente dalla stagione.

Una proposta innovativa potrebbe essere quella di inserire il cane nello stato di famiglia. Questo riconoscimento ufficiale comporterebbe diversi vantaggi. Per esempio, i proprietari sarebbero legalmente responsabili del benessere del loro cane. Inoltre, i nostri amici di sempre potrebbero avere accesso a servizi e assistenza sanitaria. Il fenomeno richiede una soluzione concreta. Includerli completamente nella nostra famiglia potrebbe essere un passo importante verso la protezione e il benessere dei nostri compagni di vita a quattro zampe. Innumerevoli e pratici i vantaggi dell’inclusione dei cani nello stato di famiglia. I proprietari sarebbero obbligati per legge a prendersi cura del benessere del loro cane, riducendo così il rischio di abbandono. I cani avrebbero un’anagrafe sanitaria con il vantaggio di accedere più facilmente a servizi sanitari e di assistenza, migliorando la loro qualità della vita. Questo cambiamento potrebbe sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sull’importanza di prendersi cura degli animali domestici.

Riducendo il numero di cani randagi, si migliorerebbe la sicurezza pubblica e si proteggerebbe l’ecosistema locale. L’inclusione dei cani nello stato di famiglia rappresenta un passo avanti verso una società più responsabile e amorevole nei loro confronti. È una soluzione concreta che può contribuire a ridurre il fenomeno dell’abbandono e a garantire una vita migliore per tutti i cani.

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