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Non fate scappare i tecnici del PNRR , il Sud ne ha bisogno

 
Michele Pacciano

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Michele Pacciano

Piano ripresa Sud ignorato, così affonda tutta l’Italia

Un migliaio di esperti è stato assunto con contratti a tempo determinato in tutta Italia con due concorsi per dare corso al PNRR nelle pubbliche amministrazioni.

Venerdì 23 Dicembre 2022, 13:43

I tecnici scappano e il PNRR è in pericolo al Sud. Un migliaio di esperti è stato assunto con contratti a tempo determinato in tutta Italia con due concorsi per dare corso al PNRR nelle pubbliche amministrazioni. Questi ruoli al Meridione appaiono molto precari e i professionisti lasciano l'incarico a cascata. Ora nasce un comitato che ne chiede la stabilizzazione con un impegno di spesa finanziaria. Tale categoria di lavoratori, precisano i promotori del comitato, è riconosciuta di primaria importanza per il rafforzamento delle competenze e della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni del Sud, oggi gravate di una nuova e straordinaria mole di lavoro per l’attuazione del PNRR, cui non potrebbero far fronte con le – già limitate – risorse umane in organico, impegnate con l’attività ordinaria degli Uffici.

Il delicato compito assegnato ai «Tecnici per il Sud», tuttavia, rischia di essere frustrato – e con esso la stessa attuazione del PNRR, occasione unica e immancabile per la realizzazione di importantissimi interventi che investono, capillarmente, l’intero sistema pubblico del nostro Paese – dall’inquadramento previsto per i suddetti lavoratori, contrattualizzati a tempo determinato con scadenza a 36 mesi. Siffatta forma contrattuale, sempre secondo il comitato, è molto precaria non risulta tale da garantire i lavoratori, il loro «attaccamento» al ruolo ricoperto e la loro permanenza in servizio per l’intera durata contrattuale, in un periodo storico e politico in cui la stabilità pare invece l’unico strumento adatto a offrire un’adeguata tutela per i lavoratori stessi.

La precarietà opera invece da chiaro deterrente rispetto al pieno, efficace ed efficiente coinvolgimento, pratico quanto emotivo, dei lavoratori rispetto alle mansioni loro assegnate e alla loro integrazione nei rispettivi uffici.

A questo proposito, si richiama l’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, in sede di esame dell’AC 3704 di conversione in legge del d.l. 9 agosto 2022, n. 115, di un Ordine del giorno a firma dell’on. Nico Stumpo, che riferendosi ai lavoratori in oggetto, testualmente riporta: «Questi hanno rappresentato e rappresentano una importante risorsa sia per gli interventi di coesione previsti dall’Unione europea che ai fini del Pnrr, per i quali sarebbe auspicabile procedere alla loro stabilizzazione. Impegna il Governo a prevedere alla stabilizzazione nei propri ruoli di tutti i 2800 tecnici assunti ai sensi dell’art. 1 comma 179 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178, nella qualifica ricoperta alla scadenza del contratto a termine».

Non vadano sprecate le competenze ad oggi maturate da questi lavoratori, la formazione accumulata sul campo, la confidenza acquisita rispetto alle procedure e alle piattaforme gestionali; si tutelino queste risorse dal dover lavorare con il costante fiato sul collo della precarietà e dell’incertezza, nella perdurante ricerca di un’alternativa migliore e più stabile dove migrare alla prima occasione utile.

Ancora, in stretta correlazione con la continuità lavorativa dei «Tecnici per il Sud», non venga messa a rischio la chance per l’Italia di migliorare e crescere grazie ai fondi del PNRR e alle migliaia di interventi previsti nell’ambito dello stesso, al suo impatto e all’importante contributo alla mitigazione del calo demografico; non si mini l’efficienza delle nostre amministrazioni e dei nostri enti locali in perenne carenza di organico; non li si metta in ginocchio portandoli al de-finanziamento dei progetti previsti, in caso di difficoltà nella loro realizzazione; si cristallizzi il notevole rafforzamento amministrativo apportato da queste risorse umane, che serve e servirà anche in futuro e non solo in relazione al PNRR.

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