Giovedì 23 Ottobre 2025 | 08:15

A Bari il Museo della radio: si parte il 19 maggio

A Bari il Museo della radio: si parte il 19 maggio

 
Carmen Palma

Reporter:

Carmen Palma

A Bari il Museo della radio: si parte il 19 maggio

Sul Lungomare Starita, ai piedi del faro San Cataldo, si è tenuto il 36° Marconi Day, la giornata dedicata a Guglielmo Marconi, che quest’anno celebra un anniversario di nascita speciale, quello dei 150 anni

Domenica 28 Aprile 2024, 12:57

BARI - Un suono radio intermittente riecheggiava ieri mattina sul Lungomare Starita, ai piedi del faro San Cataldo. Lì, dove il 19 maggio aprirà ufficialmente il museo della radio, si è tenuto il 36° Marconi Day, la giornata dedicata a Guglielmo Marconi, che quest’anno celebra un anniversario di nascita speciale, quello dei 150 anni. Sempre lì, il genio italiano che ha cambiato il mondo con la scoperta delle comunicazioni radio, stabilì nel 1904, il primo collegamento radio commerciale internazionale tra Bari e Antivari, l’attuale città di Bar in Montenegro. L’evento ha offerto ai partecipanti l’opportunità di connettersi con la storia attraverso una stazione radio marconiana commemorativa IY7M, riconosciuta dal CSMI (Coordinamento delle Stazioni Marconiane Italiane) e dall’Associazione Radioamatori Nazionale (ARI).

Commemorativa sì, ma non vintage: «Questi sono tutti strumenti moderni e all’avanguardia - ha spiegato Francesco Cozzi, presidente dell’ARI Bari - che commemorano la radio telegrafica installata da Gugliemo Marconi qui a Bari, a San Cataldo, in prossimità del faro. Marconi, in quell’occasione, per la prima volta nella storia riuscì a mettere in contatto Est e Ovest tramite le onde elettromagnetiche, andando oltre le barriere politiche e fisiche che esistevano allora».

Durante la mattinata, i radioamatori (appassionati, non professionisti) hanno mostrato come è possibile comunicare con altre stazioni radio attraverso il codice morse: e così, tra suoni indecifrabili per chiunque non sappia manovrare gli strumenti, i «messaggi» sono arrivati da tutta Italia («Ciao, grazie del saluto» ha trasmesso in codice morse un appassionato da Borgosesia, in Piemonte, per citarne uno). «Ma la comunicazione è possibile ovunque, possiamo trasmettere anche in Giappone» raccontano i membri dell’associazione ARI.

«Oggi continuiamo sulla scorta di Marconi a comunicare con altri radioamatori in giro per il mondo, senza confini. Le onde elettromagnetiche ci insegnano che siamo tutti uguali e che, in fondo, questo mondo è piccolo», ha continuato Cozzi. Radioamatore dal 2006, Cozzi è rimasto affascinato «da una tecnologia che apre a un mondo di sperimentazione e passione infinito», ha concluso. «Noi siamo anche auto costruttori, utilizziamo l’informatica, è una passione di vita e un modo di creare sane e belle amicizie». Nel corso dell’iniziativa è intervenuta anche Ines Pierucci, assessora alla Cultura del Comune di Bari: «Con l’associazione dei radioamatori inaugureremo presto il Museo del Faro e della Radio. Questa è una parte della città in fase di rigenerazione urbana, negli spazi che la Marina militare ci ha dato in concessione. È in cantiere un progetto più grande, che darà vita a un parco qui attorno al faro San Cataldo. Non solo un Museo quindi, ma uno spazio più accessibile per i residenti e i turisti, che ogni volta che fanno ritorno qui scovano un pezzo inedito della città». Alla prossima inaugurazione del museo della radio parteciperà anche Elettra Marconi, figlia dello scienziato italiano. All’interno degli spazi riqualificati i visitatori avranno la possibilità di conoscere la storia del mezzo di comunicazione e delle prime trasmissioni, nonché la figura di Guglielmo Marconi, a cui è stata dedicata giá tempo fa una targa ai piedi del faro di San Cataldo. Alcuni dei pezzi che saranno esposti al pubblico sono provenienti dal Museo della radio di Verona. L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, rientra nel progetto «CoHeN - Coastal Heritage Network» finanziato dal Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)