BARI - È uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: parliamo delle Giornate FAI d’Autunno, che sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano per la tredicesima edizione, organizzate dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Da Nord a Sud della Penisola 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città (l’elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione sono su giornatefai.it). Ieri, in particolare, nella sede di Bari della Banca d’Italia, sono state presentate le iniziative che coinvolgeranno diverse province baresi, introdotte da Gioacchino Leonetti (capo delegazione FAI Puglia), Saverio Russo (presidente FAI Puglia), Sergio Magarelli (direttore sede di Bari della Banca d’Italia), dall’assessora alla Cultura del Comune di Bari Paola Romano, dalla consigliera comunale Micaela Paparella e da Cosimo Mastronardi (presidente Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari). Le Giornate FAI d’Autunno vedono una speciale partecipazione dei giovani volontari del FAI, organizzati nei Gruppi FAI Giovani che, assieme a tutti i volontari della rete territoriale della Fondazione e agli «apprendisti Ciceroni», racconteranno i luoghi preposti alle visite.
Nove le aperture eccezionali organizzate sabato e domenica dalla Delegazione FAI di Bari: a cominciare dalla stessa Banca d’Italia di Bari, il cui edificio, con la sua imponente mole, determina l’isolato compreso tra le vie Alberto Sordi, Quarnaro e Sabino Fiorese, sviluppandosi su quattro livelli, oltre al piano interrato. Giovedì 10 ottobre alle 17, nello stesso palazzo di Corso Cavour 4, si svolgerà inoltre il seminario «Il palazzo della Banca d’Italia: l’eleganza dell’economia», con interventi di Antonio Labalestra, Marina Comei e Claudia Orlando (è obbligatorio prenotare su bari@delegazionefai.fondoambiente.it, indicando cognome e nome, luogo e data di nascita e esibire un documento di identità all’ingresso).
Ad Altamura si potrà visitare il «Campo 65: la memoria che resta», un sito di circa 30 ettari, situato in Puglia a circa metà strada fra Altamura e Gravina, lungo il percorso della statale 96. La storia di questo luogo inizia nei primi anni ‘40 del Novecento, quando, passati solo venti anni dalla fine della Grande Guerra, l’Europa e il mondo erano già precipitati in un nuovo conflitto. Su un vasto pianoro prossimo alla strada, si vedono ancora oggi i resti di grandi baracche, torrette di guardia, alloggi delle guardie e uffici del comando e addirittura di un piccolo giardino di cui rimane, stranito testimone, il rudere di una fontana decorata da delfini.
A Bitonto, nel Parco Naturale Regionale «Lama Balice», si potrà visitare la Chiesa dell’Annunziata dopo il recente restauro, un prezioso gioiello ed esempio di chiesa rurale minore, dal 1982 sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici di Puglia.
A Conversano sarà aperta la riserva di caccia dei Conti Acquaviva d’Aragona (Contrada Boschetto), a Gravina in Puglia la chiesa rupestre Santa Maria degli Angeli (via Madonna della Stella, ubicata a ridosso del Ponte Acquedotto), a Mola di Bari la Chiesa della Maddalena (Piazza XX settembre), a Molfetta i cantieri navali situati nell’area demaniale denominata Spiaggia della Maddalena, e infine a Monopoli il Palazzo Camicia (via Barone Ghezzi 2b).