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Gli archivi Laterza, un tesoro tutto da scoprire

 
Maria Grazia Rongo

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Maria Grazia Rongo

Gli archivi Laterza, un tesoro tutto da scoprire

Vito Laterza con Leonardo Sciascia

Due convegni universitari a Roma e Bari faranno il punto sul progetto che coinvolge la casa editrice

Martedì 24 Ottobre 2023, 09:56

«Credo poi che fareste bene ad astenervi almeno dall’accettare libri di romanzi, novelle e letteratura amena: e ciò per comparire come editore con una fisionomia determinata: ossia come editore di libri politici, storici, di storia artistica, di filosofia, ecc.: editore di roba grave». Nel giugno del 1902 così scriveva Benedetto Croce a Giovanni Laterza, in una delle lettere che testimoniano la lunga collaborazione e l’amicizia che legò il filosofo e l’editore. Il carteggio tra Croce e Laterza fa parte dell’immenso e inestimabile archivio di Casa Laterza.

Oggi e domani, due convegni a Roma e Bari, «La casa editrice Laterza e i suoi archivi», fanno il punto su un progetto di studi che interessa l’ampio patrimonio culturale dei carteggi tra gli editori baresi, gli autori e i direttori delle collane Laterza. Responsabile scientifico del progetto è Giorgio Nisini, scrittore, che insegna nell’Università La Sapienza di Roma.

«È un lavoro di ricerca nato nel 2017-2018 – spiega Nisini. Io all’epoca insegnavo nell’Università di Bari, e la prima tappa fu organizzare una mostra convegno che si tenne alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma sugli archivi Laterza. Da lì è nato un progetto di ricerca per ricostruire i rapporti tra la casa editrice Laterza e il mondo letterario italiano, tra i vari Laterza di varie generazioni, da Giovanni a Franco e Vito Laterza, con scrittori e scrittrici italiani del Novecento».

Un rapporto interessante considerando che la casa editrice ha un impianto più storico-saggistico…

«Infatti, ecco perché volevamo ricostruire questi rapporti testimoniati dai carteggi contenuti negli archivi. Gli archivi sino al 1959 sono depositati nell’Archivio di Stato a Bari, su questi principalmente noi stiamo lavorando. Quelli dal ‘60 in poi non sono di accesso pubblico perché sono ancora di proprietà dei Laterza. Il progetto ha avuto varie tappe tra cui nel 2019 il recupero della pubblicazione del carteggio tra Vito Laterza e Corrado Alvaro. Inoltre due anni fa abbiamo ottenuto un finanziamento per continuare a lavorare grazie a un bando della Sapienza, quindi abbiamo presentato un progetto congiunto tra Università Sapienza e “Aldo Moro” di Bari, e stiamo lavorando alla ricostruzione dei rapporti tra la Laterza e i grandi scrittori del Novecento italiano».

Negli archivi c’è una ricca testimonianza?

«Sì, ci sono carteggi importanti con numerosi protagonisti della storia letteraria italiana. Da lettere di inizio Novecento con Salvatore Di Giacomo, di Pirandello e Luigi Capuana che propongono a Laterza dei loro scritti e vengono rifiutati, il carteggio con Giuseppe Prezzolini dal 1904 a ‘48. Nel dopoguerra questi rapporti si rafforzano ancora di più durante la gestione di Vito Laterza che cerca proprio un colloquio con gli scrittori. Troviamo Carlo Levi, Cassola, Bianciardi, Anna Maria Ortese, Sciascia. È una storia tutta da raccontare. La ricerca puramente accademica è orientata a selezionare questi carteggi e cercare quelli più interessanti, trascriverli e pubblicarli».

Dalle lettere si evince che erano anche rapporti d’amicizia?

«Sì, ma anche vicende occasionali. Ad esempio, a inizi Novecento, Sibilla Aleramo è in contatto con Giovanni Laterza per partecipare alla Fiera del Levante dove sarebbe stata ospite dello stand Laterza a firmare copie dei suoi libri».

Quantificando i carteggi, quanto materiale state ricomponendo?

«I carteggi complessivi fino al 1959 sono 48837, quasi 50 mila lettere. Per quel che riguarda gli scrittori ci sono più di settanta interlocutori, autori di poesia e narrativa, e anche i critici letterari e gli storici della letteratura».

Quanto tempo lavorerete al progetto?

«Credo che continueranno ancora i nostri nipoti perché il patrimonio è davvero sterminato».

Oggi il convegno a Roma, dalle 9 alle 13.30, nel Palazzo del Rettorato, dopo i saluti di Arianna Punzi (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia) Marco Mancini (Direttore del Dipartimento di Lettere e Culture moderne), intervengono: Giorgio Nisini, Riccardo Gualdo, dell’Università degli Studi della Tuscia, Emilio Russo (Sapienza di Roma), Francesca Nemore (Sapienza), Cecilia Spaziani (Lumsa), quindi il dialogo tra Giuseppe Laterza, presidente della casa editrice di famiglia e Giovanni Solimine (Sapienza). Domani, a Bari nel Dipartimento di Ricerca e Innovazione umanistica Aula Magna «Aldo Cossu» Palazzo Ateneo (9-13-30). Dopo i saluti del rettore Stefano Bronzini e di Paolo Ponzio, direttore del DISUM, interverranno: Antonella Pompilio, già direttore dell’Archivio di Stato di Bari, Natalia Vacante (Università di Bari), Giulia Marziali (Sapienza), Mario Sechi (Università di Bari), Giovanni Paoloni (Sapienza), Annabella Petronella (Università di Bari). Intervento conclusivo di Alessandro Laterza, amministratore delegato dell’editrice.

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