BARI - È la «Giornata di Turandot», quella che oggi Bari si appresta a vivere col Teatro Petruzzelli, con la sua crudelissima principessa protagonista dell’opera di Puccini in debutto stasera, ma soprattutto con i sognanti-sognati abiti di scena creati nell’occasione da Roberto Capucci, stilista romano, sommo magister elegantiae nel suo omaggio al mondo della grande lirica. Fin dalla mattinata di oggi i colori pastello, le forme magicamente eleganti, le sagome sinuose, le creazione della elaborazione e dei bozzetti di Capucci saranno esposti in mostra (inaugurazione alle ore 12) presso il Museo Civico di Bari (via Sagges). «La Cina dei miei sogni» è il titolo dato alla mostra delle opere e dei bozzetti di scena, mostra che dopo il vernissage di stamattina (presente ovviamente il maestro Capucci) resterà aperta e visitabile presso il Museo Civico fino al 30 settembre (orari, dal lunedì al venerdì 9.30/13.30 e 17/20, sabato 9.30/13.30, domenica 17/20).
Ma l’odierna «Giornata di Turandot» avrà evidentemente il suo clou con la «prima» di stasera al Petruzzelli dell'opera di Puccini, una «prima» da tutto esaurito, come le altre cinque recite previste (15, 16, 17, 19 e 20 settembre). Sul palco del nostro Teatro Rosso si animeranno, con i costumi di Capucci e le scene di Gary McCann sotto la regia di Paul Curran, i personaggi del mito e della fiaba di Turandot, dalla crudelissima principessa (si redime sollo alla fine, la carognetta!) al principe Calaf (col suo perentorio nessun dorma), dalla dolcissima Liù (che fa una brutta fine) ai tre buffi mandarini Ping, Pang, Pong, in quella Pechino che la musica di Giacomo Puccini fa rivivere in un (forse ultimo nel ‘900) sogno fiabesco nel mondo dell’opera lirica. Qui,a Bari nel Petruzzelli, il sogno sarà assecondato (così sembra, stasera si vedrà) anche dalla fantasia creativa di un artista visionario come Roberto Capucci.
Che poi l’opera, ci mancherebbe, è musica, canto e immersione totale nel sogno spettacolare: a dirigere l’Orchestra del Petruzzelli in questa Turandot è Renato Palumbo, per il coro dirige Fabrizio Cassi, cantano Rebeka Lotar/M.Cristina Bellantuono (Turandot), Jorge De Leon/Mikheil Sheshaberidze (Calaf), Francesca Sassu/Rocio Ignacio (Liù), Jungmin Kim (Ping), Blagoj Nacoski (Pang), Massimiliano Chiarolla( Pong), Ramaz Chikviladze/Andrea Comelli (Timur).
Alla «prima», al richiamo della crudele Turandot, al fascinoso appeal del maestro Capucci, è previsto un discreto spolvero di ospiti eccellenti, tra nobildonne di gran blasone (Marilù Gaetani d’Aragona, Imara Ruffo di Calabria), editrici estere (Maria di Mase from Venezuela), imprenditrici (Stefania Tucci, Rossana Boatti, Marisa Melpignano), direttrici (Sylvia Ferino dal Museo di Vienna), manager (Andrea Biraghi) e presidenti (Enrico Capucci dell’omonima Fondazione), una psichiatra di supporto (Milly Marchini) a far corona quale parterre lussuoso alla creazione sempre verde che è propria della grande opera, allo smagato fascino della grande musica, al sogno inesausto della bellezza. È la Giornata (con la Serata) di Turandot. Nessun dorma.