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Le donne volano! Cronache plausibili di Bepi Costantino

 
Enrica Simonetti

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Enrica Simonetti

Le donne volano! Cronache plausibili di Bepi Costantino

«Nei racconti del mio podcast non c’è praticamente nulla frutto di fantasia. Nel trailer spiego che ho trascorso più di quarant’anni nei giornali quotidiani e alla fine è stato inevitabile restare intrappolato nella magia della realtà»

Mercoledì 07 Giugno 2023, 12:48

Per secoli si è chiamato racconto orale: ora è podcast. Il mezzo è cambiato ma - come nell'antica Grecia e poi tra cantastorie e cuntastorie - il fine è rimasto lo stesso. E, nonostante la nostra folle esistenza da video-dipendenti, la parola per fortuna continua a trionfare, perché è capace di elevarsi e di lasciare spazio infinito all'immaginazione, mettendo chi ascolta in una condizione davvero attiva.

Lo si pensa ascoltando Fantasiosamente vero, la raccolta di storie «plausibili» ideata, scritta e letta da Bepi Costantino, che diventa narratore di una serie di racconti fantasiosi e realistici al tempo stesso, misteri capaci di lasciarci increduli e divertiti ascoltatori. E così, il noto ingegnere-giornalista barese (già autore di saggi come Si può edito da Adda e Costa Rica, il Paese più felice del mondo edito da Sedit) è ora in veste di autore e narratore di storie «viaggianti», sia perché ci fanno esplorare mondi, sia perché viaggiano su Spotify. Insomma, una serial da ascoltare, ben organizzato anche tecnicamente, con le musiche di Andrea Violante, la grafica di Concetta Lorenzo e il montaggio di Claudio Romanazzi. Esordio d'autore di Bepi Costantino, al quale abbiamo posto qualche domanda.

Una voce, tante storie. Come nasce l'idea del racconto orale?

«È esattamente così: il podcast è una sorta di ritorno alle origini, alla tradizione orale. L'Homo Sapiens ha duecentomila anni ma ha cominciato a scrivere appena cinquemila anni fa. E sono solo poco più di cinquecento anni, grazie a Gutenberg, che si è diffuso l’accesso alla parola scritta. Dunque da un punto di vista storico la formidabile innovazione tecnologica resta il libro, ci mancherebbe altro. Non avremmo mai avuto la grande accelerazione culturale delle Età moderna e contemporanea senza il libro, strumento fondamentale e per tanti aspetti assolutamente insostituibile. Il racconto orale ha il fascino del suono, della voce e, nel podcast, anche la possibilità di sottolineare con la musica alcuni passaggi. Io, per esempio, mi avvalgo della collaborazione di Andrea Violante, un giovanissimo musicista che compone ed esegue ogni piccolo brano ispirandosi al testo. Ma è ovvio che il racconto orale si addice ad alcune tipologie di contenuti e non ad altre. Ed è diverso dall’audiolibro, recitazione di un testo nato per essere letto, che considero un ottimo strumento, anche se è dimostrato che gli effetti sul nostro cervello sono diversi se la stessa parola giunge attraverso la vista o con l’udito».

Racconti di viaggio? Misteri? Dalle donne volanti di Alicudi alle altre storie che racconta, c'è il reale ma anche il fantasioso a trionfare. Convivono bene tutti insieme?

«Nei racconti del mio podcast non c’è praticamente nulla frutto di fantasia. Nel trailer spiego che ho trascorso più di quarant’anni nei giornali quotidiani e alla fine è stato inevitabile restare intrappolato nella magia della realtà, nell’inimmaginabile che si fa cronaca, nell’impensabile che diviene spettacolo. I protagonisti di certe storie non sono grandi attori. Sono persone normali che a un certo punto della propria vita, per ragioni che quasi mai comprenderanno, si ritrovano al centro di una scena che nessun narratore inventerebbe senza un esplicito patto di sospensione dell’incredulità con il lettore. E invece, da sempre, la vita di chiunque può in qualsiasi momento svoltare verso una incredibilità sorprendente. Ho scelto il nome Fantasiosamente vero per raccontare storie reali, dimenticate o passate inosservate, difficili da accettare se fossero inventate. E invece sono sorprendenti perché la realtà non ha bisogno di essere plausibile. È un concetto che certamente non ho inventato io. Luigi Pirandello sosteneva che la realtà supera di gran lungo la fantasia perché “la realtà, a differenza della fantasia, non si preoccupa di essere verosimile perché è vera”. E ancor prima, Mark Twain aveva spiegato che “la verità è più strana della fantasia perché la fantasia è costretta ad attenersi al probabile, la verità invece no”. L’osservazione della realtà può riservare meravigliose sorprese e il racconto, che di fatto in questo caso è cronaca, ha comunque una sua dignità narrativa e diviene avvincente anche perché non ha l’obbligo di essere verosimile. E questo è il grande fascino delle storie vere che infatti, da sempre, alimentano uno dei filoni di maggior successo del cinema».

Infatti le donne volanti...

«Sì, nella storia di Alicudi, il primo episodio, una persona vede donne che volano. È pazzo, pensano tutti. Poi altri cominciano a raccontare storie simili. Sono complici, ritengono i più. Poi tutti, ma proprio tutti, giurano di averle viste. A quel punto le donne volanti divengono il segreto degli isolani finché…».

Non possiamo dire altro, per non togliere il piacere dell'ascolto a chi si avvicini a queste narrazioni. E dove si svolgono le altre storie?

«Ho raccolto, e continuerò a raccogliere storie di qualsiasi parte del mondo. La verifica dell’autenticità è indispensabile ma è soltanto il primo passo. Poi è necessario l’approfondimento e la raccolta di informazioni, documenti, testimonianze. Archivi e collezioni di giornali, per fortuna ormai in gran parte consultabili online, e poi libri, fotografie, documenti di vario genere. In alcuni casi ho avuto la fortuna di incontrare testimoni oculari e addirittura gli stessi protagonisti: uno dei lavori più appassionanti che mi sia capitato di svolgere».

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