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Editori e scrittori pugliesi in corsa per il Premio Strega: c'è anche Ermal Meta

 
Maria Grazia Rongo

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Maria Grazia Rongo

Il pugliese Mario Desiati vince il «Premio Strega 2022»

Laterza, Les Flâneurs,Besa Muci e TerraRossa in rappresentanza del nostro territorio

Sabato 04 Marzo 2023, 11:00

BARI - È un record. Per la prima volta il Premio Strega ha ottanta libri in lizza per il riconoscimento letterario più prestigioso d’Italia. Le proposte sono arrivate dalla giuria degli «amici della domenica» e ora il comitato direttivo dovrà scegliere tra gli ottanta titoli pubblicati tra il 1° marzo 2022 e il 28 febbraio 2023 la dozzina finalista che sarà annunciata il 30 marzo prossimo. La finalissima della settantasettesima edizione è in calendario il 6 luglio, a Roma, come da tradizione, nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Dopo il trionfo nella scorsa edizione dello scrittore pugliese originario di Martina Franca (Taranto), Mario Desiati, con il suo Spatriati pubblicato da Einaudi, l’attesa per conoscere il vincitore o la vincitrice 2023 è davvero alta e come di consueto ci sono nomi indicati quali favoriti.

La bella notizia è che tra gli ottanta candidati, anche quest’anno, la Puglia ha una folta rappresentanza, con quattro case editrici, Laterza, Besa Muci, Les Flâneurs (con ben due libri) e TerraRossa, e due autrici, la barese Ilaria Palomba e la salentina Luisa Ruggio. I libri candidati sono: La Sibilla. Vita di Joyce Lussu di Silvia Ballestra (Laterza) presentato da Giuseppe Antonelli; Vuoto di Ilaria Palomba (Les Flâneurs Edizioni), presentato da Maria Cristina Donnarumma; Le confidenze (Besa Muci) di Luisa Ruggio, che tra l’altro collabora con la «Gazzetta», presentato da Diego Guida; Sacro Amor Profano di Lodovica San Guedoro (Les Flâneurs Edizioni), presentato da Franco Cardini; Sillabario all’incontrario di Ezio Sinigaglia (TerraRossa), presentato da Lorenza Foschini. In realtà a questa selezione si aggiunge un altro nome pugliese d’adozione, che non è propriamente quello di uno scrittore ma che abbiamo conosciuto anche in queste veste. Si tratta del cantautore di origini albanesi, cresciuto a Bari dall’età di tredici anni, Ermal Meta, con il suo Domani e per sempre (La nave di Teseo), presentato da Furio Colombo.

Tra gli «amici della domenica» figurano anche due scrittori a noi ben noti: il barese Nicola Lagioia, vincitore dello Strega nel 2015 con La ferocia (Einaudi), che promuove uno dei romanzi favoriti in questa edizione, Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli) della scrittrice di origini calabresi Rosella Postorino, e lo scrittore lucano/pugliese Raffaele Nigro che ha proposto il romanzo di Maura Chiarulli, Ho amato anche la terra edito da Hacca. Tra gli autori in pole position a bere dalla bottiglia di Strega nella notte del 6 luglio ci sono, tra gli altri, Daniele Mencarelli con Fame d’aria pubblicato da Mondadori, editrice che non vince dal lontano 2012. Grande assente un altro Premio Strega, Niccolò Ammaniti, che pur sulle vette delle classifiche con il suo La vita intima (Einaudi) non è stato proposto.

Sarà quindi questo l’anno di una vincitrice donna? Le probabilità sono alte, accanto a Postorino infatti spicca il nome di Romana Petri con Rubare la notte (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti. E nella «ottantina» ci sono anche due figlie d’arte, Elisa Fuksas, figlia dell’archistar Massimiliano, con Non fiori ma opere di bene (Marsilio), presentato da Francesco Rutelli, e Maria Castellitto (il papà è l’attore e regista Sergio Castellitto e la mamma è la scrittrice Margaret Mazzantini che vinse lo Strega nel 2002 con il romanzo Non ti muovere) con Menodramma (Marsilio).

Ricordiamo che gli autori pugliesi vincitori del Premio Strega sono stati tre. Con Lagioia e Desiati vi è anche il premio postumo andato alla scrittrice e attivista foggiana Maria Teresa Di Lascia nel 1995 per il suo Passaggio in ombra (Feltrinelli).

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