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John Rutter dedica quadro sonoro alla Cattedrale di Taranto

 
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John Rutter dedica quadro sonoro alla Cattedrale di Taranto

John Rutter in estasi nel Duomo di Taranto

Il grande compositore e musicista firma del «Salmo 150» per Elisabetta II è ospite del Map Festival

Sabato 18 Giugno 2022, 15:18

16:42

TARANTO - John Rutter, compositore e musicista inglese, direttore di coro e d’orchestra, ha composto un «quadro sonoro» per il Duomo di San Cataldo, la Cattedrale di Taranto. Fedeli, visitatori e turisti, a partire dalle prossime settimane, con uno smartphone potranno scaricare un «codice» e ascoltare la composizione dell’arrangiatore del «Salmo 150», commissionato per il Giubileo d’oro della Regina d’Inghilterra.

Rutter è ospite del Map festival, la rassegna organizzata dall’Orchestra della Magna Grecia in collaborazione con l'Arcidiocesi di Taranto, il Comune di Taranto, l’Ordine degli Architetti, il MArTA, la Regione Puglia e il Ministero della Cultura. Stasera dirigerà l’Orchestra della Magna Grecia e il L.A. Chorus, duecento elementi fra professori e coristi, nella Concattedrale Gran Madre di Dio. Rutter ha spiegato che il poema orchestrale composto per il Duomo è in tre sezioni continue: «Il viaggio di S. Cataldo, santo irlandese, i mosaici della sua cattedrale»; «La Cripta»; «Luce del sole, splendore e celebrazione». Nel corso di una conferenza stampa nella chiesa, il noto compositore ha spiegato: «E' la mia risposta individuale a questa nuova ed intrigante commissione, che spero possa essere ascoltata con piacere anche nel contesto più tradizionale di un concerto: prima di iniziare a lavorare, mi sono immerso nelle immagini della Cattedrale e nella straordinaria storia della sua fondazione nel VII secolo».

Alla conferenza erano presenti anche il parroco del Duomo di San Cataldo, don Emanuele Ferro; il maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia; e il maestro Ieluzzi, vicepresidente ARCoPu. Affascinato dalla bellezza della cappella all’interno della cattedrale, Rutter ha intonato tre canti gregoriani. «Il fatto che mi abbiano invitato una seconda volta - ha sottolineato in maniera ironica - significa che la prima volta non ho poi fatto così male: Taranto, una città magnifica, questo posto trasuda di grande spiritualità, non ho avuto difficoltà nel tradurlo in un quadro sonoro commissionatomi dall’Ico Magna Grecia».

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