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Mesagne: arte e suoni di «Culturare»

 
Angelo Sconosciuto

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Angelo Sconosciuto

mesagne Momento del festival «Culturare»

Un momento del festival «Culturare»

Giornata di chiusura del festival col «Tintinnabulo» come simbolo

Lunedì 25 Aprile 2022, 10:32

MESAGNE (BRINDISI) - C’è un cavallino vincente a Mesagne, nel Brindisino. È il «tintinnabulo» messapico custodito nel locale Museo che, stilizzato, è diventato il logo di «Culturare», festival biennale di cultura organizzato dalla Rete d’Imprese Micexperience Puglia in collaborazione con il Comune di Mesagne e il supporto della Regione Puglia.

Si conclude oggi alle 24, questa prima esperienza, che ha già la sua forza nei numeri presentati: 100 artisti, 9 autori, 30 esperti per un totale di 70 performance in tre giorni intensi dalle 10 del mattino sino a notte fonda, con il coinvolgimento di tutte le fasce d’età e con il centro storico della cittadina «finalista di Capitale italiana della cultura 2024», che propone mostre fotografiche e d’arte, visite guidate nel Castello, video mapping interattivi, senza dimenticare il grosso apporto dato da concerti, spettacoli teatrali, presentazioni letterarie e momenti di confronto con esperienze nazionali e internazionali che si occupano di promuovere e «fare» cultura con speech dedicati al settore. «Continuiamo il nostro impegno per la promozione del territorio – aveva detto in esordio Pierangelo Argentieri, ideatore del festival e referente della Rete Micexperience – e lo facciamo dopo 4 anni di successi dal Sistema urbano museale alle Grandi mostre, con un progetto biennale di grande respiro. L’ambizione è quello di far diventare “Culturare” un festival regionale che non utilizzi i classici mesi dell’alta stagione con l’obiettivo di far abituare il grande pubblico, quello che si muove per la cultura, a raggiungere i centri storici in altri periodi dell’anno, ad esempio nei mesi di marzo o aprile».

E così sta avvenendo grazie al vincente connubio pubblico-privato perché in «Culturare» i privati sono coinvolti col progetto «Mecenate», in cui aziende importanti del territorio sostengono le iniziative che fanno parte del cartellone.

Oggi, intanto, fra le tante iniziative spicca certamente «Culturare per il Carciofo di Mesagne», festa diffusa del Carciofo a cura dell’associazione ristoratori di Mesagne e dell’Amministrazione comunale e in serata, alle 20, in piazza IV Novembre, Lino Patruno che presenta Imparate dal Sud.

«Valorizzare la cultura significa promuovere lo sviluppo sociale, civile ed economico del Paese», ha aggiunto Argentieri. Ultimo atto del festival, questa sera alle 23 l’«Afterhour Culturare» perché sarà tempo di pensare alla prossima edizione. Ci sarà certamente il logo, diventato da «tintinnabulo» molto simile al Cavallo di Troia, capace di «penetrare le difese pregiudizievoli che ogni territorio ha nei confronti dello straniero - diceva Argentieri -, che invece apprezza, guarda e si stupisce e che aiuta la comunità a riconoscere la propria bellezza e a valorizzarla e promuoverla».

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