Addio ad uno degli eroi del rock degli Anni '60 e '70: è morto all'età di 76 anni Gary Brooker, cantante, pianista e compositore londinese (nato il 29 maggio 1945), fondatore e frontman dei Procol Harum, band pionieristica sul fronte del rock psichedelico.
L’annuncio sui social è arrivato dallo stesso gruppo, esploso fin dal debutto, nel 1967, con la hit spettacolare: «A Whiter Shade Of Pale», capace di scalare immediatamente le classifiche e destinata negli anni e nei decenni successivi a moltiplicarsi con enorme successo globale. Scolpito nell'anima rimane l'intro con l'organo Hammond, molteplici le interpretazioni del brano - fra cui quella di Annie Lennox) - e di cover, in Italia, per chi ha i capelli d'argento (ma non solo) indimenticabile rimane «Senza Luce» dei Dik Dik.
«E' con dolore profondo che dobbiamo annunciare la morte, avvenuta il 19 febbraio, di Gary Brooker..., luce luminosamente brillante, insostituibile, dell’industria musicale», hanno scritto i suoi vecchi compagni di palcoscenico e di avventura. La band sottolinea come egli «fosse in cura per un cancro» e come sia «morto pacificamente in casa» circondato dai suoi cari.
Brooker inizia la sua carriera nei Paramounts, gruppo che fonda e in cui suona, ma il successo stenta a giungere. Così nel 1967 dà vita ai Procol Harum, attivi fino al 1977 e poi dal 1991 ad oggi. Negli anni dello scioglimento del gruppo, si dedica alla carriera solista, incidendo dischi in proprio o come componente band di Eric Clapton. Non manca qualche partecipazione in altri progetti, come quella in voce nella canzone «Limelight» degli Alan Parsons Project (in «Stereotomy», 1985). Nel 1991 torna con Procol Harum.
Il musicista era stato decorato con l’onorificenza di Member of British Empire (MBE) dalla regina Elisabetta nel 2003 per i suoi meriti artistici, ma soprattutto per la sua attività caritativa e di beneficenza.