Venerdì 24 Ottobre 2025 | 10:06

Per Manuela Flore «L'amore è un fuoco che salva»: con «Carovana» Bari ha la sua regina del romance

Per Manuela Flore «L'amore è un fuoco che salva»: con «Carovana» Bari ha la sua regina del romance

 
Bianca Chiriatti

Reporter:

Bianca Chiriatti

Per Manuela Flore «L'amore è un fuoco che salva»: con «Carovana» Bari ha la sua regina del romance

Esce oggi il libro dell'autrice pugliese che ha esordito su Wattpad: «Durante il lockdown ambientare la storia nel mondo di un circo itinerante mi ha aiutato a viaggiare con la fantasia»

Venerdì 24 Ottobre 2025, 06:00

Una giovane mangiafuoco che si districa nel mondo del circo, tra acrobazie, giocolerie e danze nel vuoto, che impara come l'unica fiamma da cui lasciarsi travolgere sia l’amore. È la linea narrativa di «Carovana. Idillio di fuoco» (HarperCollins/Midnight, pp. 544, euro 18,90) della scrittrice barese Manuela Flore, da oggi in tutte le librerie. Un romance intenso, ambientato nel mondo circense, che vede la protagonista Layla Urbonaite, nata sotto il tendone del Cirque des Fleurs, ritrovarsi a condividere la quotidianità con il rivale Powell Circus. Da qui l'incontro con l'acrobata Bass Powell, che le cambierà la vita. Un nuovo successo per l'autrice, che ha esordito sulla piattaforma Wattpad conquistando migliaia di lettrici con la sua scrittura genuina: già vincitrice del premio Watty, è una delle voci più amate del romance italiano contemporaneo.

Manuela, qual è stato il processo creativo di questo romanzo?

«Tutto è nato in pieno lockdown. Ero una ragazza abituata a viaggiare e mi sono ritrovata improvvisamente chiusa in casa e dovevo trovare un modo per evadere dalla realtà. Così ho pensato a un libro ambientato in un circo itinerante, per sentirmi libera almeno con la fantasia».

Affascinante la scelta di ambientarlo in un circo: c’è qualche legame affettivo?

«È qualcosa che porto dentro da sempre: andare al circo era il momento speciale da piccola con mia madre, e gliel’ho detto proprio qualche giorno fa, mi ricorda i nostri pomeriggi».

E poi c’è il simbolo fortissimo del fuoco: che valore ha?

«È il cuore del romanzo. La protagonista è una mangiafuoco, e domina le fiamme come un’estensione di sé. Dopo un evento drammatico che la segna, il fuoco è la sua ancora di salvezza, simbolo di dolore e rinascita. Carovana tratta la dicotomia tra ciò che gli artisti mostrano in scena e ciò che vivono quando le luci si spengono, con i loro problemi e fragilità. Un gioco continuo tra apparenza e realtà».

Alcune scene del libro sembrano cinematografiche: pensa che la laurea in Beni Culturali possa averla influenzata nello stile?

«Sì, mi ha ispirato la storia dell’arte e lo studio delle tragedie classiche. La letteratura greca, in particolare, ha lasciato un segno nel mio modo di scrivere e costruire i personaggi».

Il genere romance in Italia sta vivendo un periodo fortunato, ma spesso viene snobbato dall’editoria tradizionale. Quali sono i punti di forza?

«Senz’altro la capacità di mostrare alle ragazze di oggi quale tipo di amore dovrebbero desiderare. Questi storie offrono modelli di relazioni sane, rispettose, è bellissimo».

Si percepisce che vive la scrittura in maniera molto profonda: cosa rappresenta davvero per lei?

«Ha un valore salvifico. Scrivo innanzitutto per me stessa, ma se qualcuno, leggendo, riesce a sentirsi capito o a ritrovare speranza, allora sono felice. In Carovana parlo molto dell’importanza di prendersi cura della propria mente e di sé stessi. È un messaggio a cui tengo tantissimo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)