Isole Tremiti, set per film su Lucio Dalla a dieci anni dalla scomparsa
NEWS DALLA SEZIONE
«Io sì», Laura Pausini vince Golden Globe con la colonna sonora del film girato a Bari
Un «Nastro di platino» per Sophia Loren nel film girato in Puglia
«Puglia, radici e famiglia ecco l’Achille Lauro privato»
Da Taranto Michelle canta un brano contro l'ansia di un vero talento
Fiorella Mannoia sposa Carlo di Francesco: foto su Instagram
Lino Guanciale: «Io, sedotto dal fascino di Taranto»
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
film
Onofrio Bruno
23 Febbraio 2021
foto Piero Amendolara
La Murgia in chiave western. Nuovi ciak per la serie televisiva Quella sporca sacca nera («That dirty black bag») in otto puntate. Negli ultimi giorni la produzione ha girato ad Altamura, nei pressi del sito rupestre di Pisciulo, e nella tabella di marcia la prossima tappa è l’ex stabilimento vinicolo De Laurentiis a Santeramo.
La produzione internazionale approdata in Puglia è firmata da Palomar e Bron Studios, in collaborazione con Apulia Film Commission. Per le ambientazioni sono stati selezionati alcuni caratteristici luoghi murgiani, tra masserie e vecchi stabilimenti vinicoli. E sono coinvolte altre località pugliesi, tra cui Bari.
That dirty black bag è una sceneggiatura di Mauro Aragoni, sardo, da cui è stato girato un film a basso costo e, in origine, è stata creata una serie per il web. Lo «script» originale (con titolo italiano), ispirato alla celeberrima trilogia del dollaro di Sergio Leone, è incentrato su un cacciatore di taglie, con una misteriosa sacca nera, alla ricerca di due banditi nel Messico di due secoli fa. Il soggetto è stato ampliato e diventa una serie in otto puntate, con un tandem di registi: l’irlandese Brian O’Malley, noto per Let Us Pray e The Lodgers, e lo stesso Aragoni, al suo esordio.
Il film è girato in inglese. Un omaggio al genere «spaghetti western», ma con un ritmo più incalzante. L’interprete principale è Travis Fimmel, australiano, noto per la serie Vikings.
Uno dei primi set è stato allestito nei pressi del Garagnone, in territorio di Poggiorsini. Qui è stata allestita una casa di legno, nel classico stile della narrazione della frontiera americana. Il luogo - una vista decisamente inedita nello spazio murgiano - è diventato oggetto di curiosità per escursionisti, a passeggio nella bella domenica.
Al «Garagnone» la produzione ha scelto pure due masserie, Melodia e Capurso, di proprietà di altamurani, per delle scene a cavallo. Altri ciak si sono svolti ad Altamura a dicembre presso la masseria Jesce, sulla strada provinciale 41 per Laterza. Luogo già scelto per le riprese di Matteo Garrone che a maggio del 2019 ha girato nell’adiacente masseria Patrone dove ha ambientato la casa della fata turchina di Pinocchio.
Ad Altamura è stata scelta pure un’ambientazione a Pisciulo dove la produzione ha appena fatto tappa, presso l’omonima masseria, limitrofa a un antico villaggio neolitico.
Pezzi di sceneggiatura difficili da comporre per dare uno sviluppo alla sceneggiatura. Dai set trapela poco. Frammenti della narrazione riguardano scene girate in «saloon» o in grotte dorate appositamente create.
Seguendo la direttrice della via Appia, entrando in territorio di Santeramo, c’è fermento intorno allo stabilimento vinicolo «De Laurentiis». A quanto pare, è un altro luogo di interesse. Era stato visionato pure dalla produzione di No time to die, ultimo film dell’agente James Bond girato a Matera e Gravina, ma poi non è stato selezionato.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su