Vigilia di Bari-Monza con clima tiepido al San Nicola per una sfida che profuma quasi d’alta classifica, nonostante coincida solo con la seconda giornata. Da una parte un Bari ferito, voglioso di riscatto dopo il passo falso di Venezia. Dall’altra, un Monza reduce dalla serie A e deciso a riconquistarla nel più breve tempo possibile.
Seppure con premesse molto diverse, si misurano due progetti ambiziosi in piazze cariche di aspettative per un solo obiettivo: vincere per mandare un segnale chiaro al campionato. I biancorossi di Fabio Caserta cercano tre punti che diano slancio e fiducia prima della sosta per le Nazionali. Nella prima vera prova in trasferta, i brianzoli del foggiano Paolo Bianco inseguono la continuità dopo l’1-0 al Mantova.
Alla conferenza stampa della vigilia, Caserta non si sottrae al «compendio» generale. Analizza la prestazione di Venezia, si sofferma sulle insidie che attendono la squadra e carica l’ambiente in vista di un confronto che potrebbe già pesare più di quanto dica la classifica. Tifoseria barese che, dal canto suo, resta in stand by e divisa tra abbonati e gruppi organizzati di fronte alla stragrande maggioranza dei disertori. Per oggi, attesi non più di diecimila spettatori.
Un debutto al San Nicola che comunque mette i brividi al tecnico biancorosso: «Non vediamo l’ora di giocare in casa davanti ai nostri tifosi. Mi auguro di fare una grande partita. Speriamo di iniziare con una bella vittoria ed una bella prestazione». Aspettativa con presupposto la partita di domenica scorsa in Laguna: «A Venezia - continua Caserta - abbiamo commesso degli errori di troppo. La gara va considerata nell’arco dei 90 minuti. Nel secondo tempo, c’è stata la reazione della squadra. Parto dalla prestazione, che è stata importante. Indisponibili? Cerri va valutato, è arrivato da pochi giorni ed è stato ai margini nella rosa dov’era. Non ha il ritmo partita. Dopo c’è la sosta non possiamo rischiare. Gytkjaer tornerà con noi per Modena».
«Abbiamo analizzato la partita del Penzo - insiste - e studiato quello che non ha funzionato. Al netto delle qualità e dei valori del Venezia. Non ho visto un Bari sbilanciato, ma in equilibrio. Lavoriamo insieme da poco e la squadra è molto cambiata. Devo comprendere bene le caratteristiche dei miei giocatori. Ci aspetta il Monza, un’altra candidata a risalire subito». Per fermarlo tornerà utile il valore di uomini chiave come Castrovilli: «Nelle ultime stagioni è stato sfortunato. Con la B c’entra poco. Un ragazzo molto disponibile e volenteroso. Spero abbia più fortuna dal punto di vista fisico. Si sta allenando bene. Per il centrocampo, vedrò se schierarlo dall’inizio oppure a partita in corso. Stesso discorso per Rao. Pur essendo giovane, ha dimostrato di possedere ottime qualità. Può dare quel qualcosa in più a partita in corso. Però, non è escluso che parta titolare. La squadra del primo minuto? Stanno tutti bene. Farò delle valutazioni in base al Monza». Come decidere l’assetto difensivo: «Giocare a quattro o a tre dipende dalla partita. Ho giocatori molto duttili. Possiamo alternare l’impostazione a seconda dell’avversario e delle varie fasi della partita. Per difenderti ci sono tanti modi, anche attaccando. Quando ti abbassi di fronte ad una squadra di valore, vai in difficoltà. Dovremo saper leggere le partite. In questo dobbiamo ancora crescere».
Proposito legato all’opera di completamento dell’organico, pronto ad accogliere almeno un paio di pedine sino al gong del calciomercato. Lo stesso Caserta riconosce l’urgenza di limare una struttura il cui giudizio -a parer suo - risulta già positivo: «Qualche reparto ancora necessita di qualche elemento. Stiamo cercando di perfezionare quello che manca. Ora però non mi va di parlarne. Negli ultimi giorni di mercato può succedere davvero di tutto. Mi concentro tuttavia sulla partita col Monza. Dorval mi ha dato massima disponibilità e perciò l’ho schierato a Venezia. Quello che succederà lo vedremo l’ultimo giorno di mercato».
La chiosa sul tecnico monzese, vecchia conoscenza di Caserta per i trascorsi condivisi da calciatori: «Con Paolo Bianco ci ho giocato insieme a Bergamo e a Catania. Tra noi c’è un rapporto di stima e amicizia. Un allenatore che incide sulle sue squadre sin da subito. A livello individuale e di collettivo, il Monza ha le idee chiare. Mi farà piacere incontrarlo e salutarlo. Per superare il muro lombardo non dovremo dargli punti di riferimento, sfruttando le occasioni che capiteranno».