Domenica 07 Settembre 2025 | 03:49

Lecce, via tutte le paure con il Milan a testa alta

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Lecce, via tutte le paure con il Milan a testa alta

Parla Giampaolo: «Il problema dell’attacco a corrente alternata viene ingigantito quando non arrivano i risultati. Cerchiamo la partita perfetta»

Sabato 08 Marzo 2025, 13:40

13:46

LECCE - Il Lecce mette nel mirino il Milan e cerca l’impresa in un «Via del Mare» che si preannuncia gremito. Nella sfida in programma questo pomeriggio alle 18, i giallorossi cercheranno di mettersi alle spalle le recenti uscite deludenti e andranno a caccia di un risultato positivo contro un avversario ferito ma dall’indubbio valore. Servirà certamente un Lecce diverso rispetto a quello delle scorse settimane, ci vorrà una squadra brillante e consapevole dei propri mezzi, capace di mettere in campo la grinta necessaria per portare a casa punti preziosi in chiave salvezza. Servirà innanzitutto un Lecce capace di ritrovare la via del gol, che manca da quattro partite.

Marco Giampaolo presenta la sfida a partite proprio da questo aspetto: «Il problema del gol si è evidenziato a momenti. Chiaramente riaffiora quando non vinci. Darei al problema del gol la giusta importanza, altrimenti diventa un refrain tutte le volte che la squadra non riesce a vincere. Chiaramente in settimana cerchiamo di lavorare su proposte diverse per avere occasioni in più. Ci manca qualche gol dei centrocampisti e qualche gol dei difensori su palla inattiva. Krstovic non avrà fatto 20 gol ma è in media con gli altri attaccanti, i nostri esterni qualche gol lo hanno portato». Il tecnico giallorosso riparte dalle ultime due sconfitte in campionato e sottolinea gli aspetti da migliorare: «Contro l’Udinese abbiamo trovato delle difficoltà, dettate anche dall’avversario e dal nostro momento. A Firenze abbiamo avuto il torto di subire gol dopo nove minuti, ma dal punto di vista della determinazione la squadra non è mancata. Abbiamo fatto fatica a creare situazioni pericolose, quello sì. Dobbiamo tirare fuori il massimo da quelle che sono le nostre peculiarità. Da una decina di giorni a questa parte stiamo rivedendo qualcosa per semplificare il compito ai calciatori, stiamo cercando di fare qualcosa di diverso. Magari semplificando riesci ad essere più leggero».

Quel che è certo è che dalla sua il Lecce avrà la spinta del “Via del Mare”, un fattore che può rivelarsi fondamentale in partite come quella contro il Milan. «Deve essere una risorsa, assolutamente - dice il tecnico - magari negli anni passati è capitato che il Lecce abbia fatto qualche vittoria casalinga in più rispetto a questa stagione, ma si può lavorare per cambiare questo trend, che non va assecondato. La squadra nelle ultime quattro partite ha subito due gol di cui uno su rigore, ma ha avuto il torto di non segnare. Si cercano gli equilibri migliori ma poi bisogna giocare con gli avversari. Bisogna confermare le qualità e migliorare le carenze». Giampaolo, ex di turno, non si fida del momento negativo del Milan: «Noi prepariamo la partita in base all’avversario, senza fare valutazioni sui loro aspetti psicologici e le loro dinamiche interne. Quando non vivi una realtà puoi fare solo delle supposizioni che lasciano il tempo che trovano.

Il Milan contro la Lazio ha rimesso in piedi la partita e poteva fare gol anche in inferiorità numerica, è una squadra che ha dimostrato di poter vincere con tutti e di poter anche avere qualche inciampo, ma rimane una squadra di grande valore assoluto dal punto di vista tecnico». Quanto alle scelte di formazione, ci sarà Krstovic dal primo minuto, dopo aver smaltito la contusione alla coscia destra che lo rallentato in settimana, così come Pierotti, che si è ripreso dal problema che lo ha costretto a saltare la partita contro la Fiorentina. Giampaolo fa il punto della situazione fra i rientri e lo stato di forma di alcune individualità: «Krstovic e Helgason sono recuperati e disponibili per la partita, così come Banda, che si è allenato con continuità. Kaba ultimamente è cresciuto, sul piano fisico e della personalità, lo vedo sereno. Berisha e Helgason possono convivere ma solo quando saranno al 100%, cosa che non è accaduta nelle ultime settimane. Pierotti è un giocatore importante, per le capacità realizzative e per il suo strapotere fisico. Si trascina dietro qualche problema che gli ha impedito di giocare l’ultima partita, ma è una pedina importante nel nostro scacchiere».

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