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Lecce, la missione di speedy Banda: l’esterno zambiano ha dribbling e velocità

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Lecce, la missione di speedy Banda: l’esterno zambiano ha dribbling e velocità

Molti addetti ai lavori sono convinti che abbia i mezzi, tecnici ed atletici, per compiere un deciso salto di qualità

Lunedì 24 Giugno 2024, 12:56

LECCE - Quella 2024/2025 potrebbe essere la stagione di Lameck Banda. Molti addetti ai lavori sono convinti che abbia i mezzi, tecnici ed atletici, per compiere un deciso salto di qualità, per diventare un calciatore in grado di ambire a palcoscenici di rilievo. Quando «strappa» sulla fascia e salta l’avversario in velocità, «ubriacandolo» di finte e di slalom, dà l’impressione di disporre delle doti giuste per fare la differenza, in un calcio nel quale i giocatori in grado di garantire la superiorità numerica in prima linea grazie al dribbling sono sempre meno. Troppo spesso, però, sino ad oggi, l’esterno alto zambiano si è «perso» al momento della conclusione, dell’ultimo passaggio, della scelta da effettuare. A volte gli è mancata la concretezza. In altri casi gli ha fatto difetto la precisione oppure non ha dimostrato la necessaria malizia. Senza tralasciare il fatto che deve diventare più disciplinato tatticamente. Sovente, però, è stato abile a fare girare la testa a chi lo ha marcato, soprattutto nella prima parte dell’annata agonistica.

«Ha tutto per diventare un crack», ha dichiarato di recente alla Gazzetta l’ex Totò Nobile, salentino doc. Per lui, come per i tanti estimatori di «Giuseppe», com’è stato soprannominato affettuosamente da compagni di squadra e tifosi, Banda può e deve riuscire a compiere il salto di livello definitivo, il passo che gli consenta di diventare irresistibile, trasformandosi nell’incubo dei rivali sulla fascia sinistra della formazione giallorossa. Per Luca Gotti, lo zambiano sarà quasi un nuovo acquisto. Al suo arrivo, infatti, il trainer veneto non lo ha potuto schierare a Salerno perché squalificato per un turno dal giudice sportivo. Poi contro la Roma, in casa, ha preferito tenerlo in panchina per motivi tattici, utilizzandolo nella seconda metà della ripresa. Al «Meazza», con il Milan, lo ha schierato nell’undici-base, ma ha dovuto sostituirlo durante l’intervallo a causa di una brutta botta. In seguito, il 2001 di Lusaka è andato in panchina nel match con l’Empoli, ma poi è stato costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico al ginocchio che gli ha fatto saltare le sfide con Sassuolo, Monza, Cagliari, Udinese, Atalanta e Napoli. Pertanto, il tecnico di Adria lo ha allenato per circa tre settimane e lo ha potuto impiegare pochissimo. Sarà quindi interessante verificare come lo gestirà.

Banda è stato ingaggiato dal Lecce nell’estate 2022, «pescato» da Pantaleo Corvino nel Maccabi Petah Tiqwa, sodalizio israeliano. Ha esordito con la compagine salentina il 13 agosto 2022, al «Via del Mare», nel confronto con l’Inter. Con i nerazzurri, Marco Baroni, trainer dell’epoca, lo ha gettato nella mischia a 13’ dalla conclusione. Nel successivo incontro esterno con l’Empoli, lo zambiano è subentrato a Federico Di Francesco. Quindi è stato titolare contro Napoli, Torino, Monza, Salernitana, Cremonese, Roma, Fiorentina e Bologna. Nelle restanti 27 giornate, ha saltato un match per squalifica ed uno per scelta del tecnico, ha fatto parte dell’undici di partenza in 11 circostanze ed è entrato a partita in corso 14 volte. Nel complesso, è stato sul rettangolo verde per 1.649’, realizzando 2 reti e servendo un assist.

Il suo primo gol in serie A, Banda lo ha firmato il 12 novembre 2022, al quindicesimo turno, a Genova, con la Sampdoria, regalando il 2-0 al team giallorosso. Ha quindi concesso il bis nell’ultima giornata, il 4 giugno 2023, sbloccando il risultato della gara poi persa per 3-2 con il Bologna, al «Via del Mare». Nel 2022/2023 ha anche servito un assist a Strefezza, che il 28 agosto 2022 ha segnato la rete del definitivo 1-1 sul terreno dell’Empoli.

Nell’annata 2023/2024, per quel che riguarda Banda, bisogna distinguere una fase prima ed un dopo la sua partecipazione alla Coppa d’Africa. Nei primi 17 turni ha dato forfait in quattro sfide di fila per un acciacco ad una coscia, ma nelle restanti 13 partite è stato spesso frizzante, meritando di essere titolare in 12 casi. In questo periodo, lo zambiano ha sfornato due assist al «Franchi», contribuendo in maniera significativa al 2-2 ottenuto con la Fiorentina, ed uno all’«Olimpico», con la Roma, aiutando Pontus Almqvist a sbloccare il risultato, poi ribaltato dai capitolini durante il recupero. Inoltre, ha realizzato la rete del 2-2 conquistato a Lecce, con il Milan, in rimonta dallo 0-2, ripetendosi ad Empoli, dove ha permesso al proprio team di portarsi sull’1-0, in un confronto poi terminato per 1-1. Infine, ha servito a Roberto Piccoli il passaggio del gol del momentaneo 1-0 nell’incontro interno con il Frosinone, poi vinto per 2-1. Ha saltato quindi la partita con l’Atalanta, per squalifica, e quelle con Cagliari, Lazio e Juventus perché impegnato in Coppa d’Africa. Quando è tornato nel Salento non ha più saputo mostrare il proprio volto migliore. Ha collezionato altre 8 presenze, delle quali 5 dal primo minuto. Sino all’intervento. Ora «Giuseppe» è sulla via del recupero, scalpita, vuole dimostrare tutto il proprio valore nella sua terza stagione con la casacca giallorossa.

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