Sabato 06 Settembre 2025 | 17:54

«Il Bari e Longo stesse ambizioni. Se ha accettato è perché De Laurentiis vuole rinascere»: parla Terranova

 
Davide Lattanzi

Reporter:

Davide Lattanzi

«Il Bari e Longo stesse ambizioni. Se ha accettato è perché De Laurentiis vuole rinascere»: parla Terranova

«Uno come Di Cesare fa la differenza anche come dirigente»

Martedì 18 Giugno 2024, 12:32

BARI - «Longo è un grande tecnico ed un uomo leale: per il Bari sarà un bell’anno». Emanuele Terranova punta sul tecnico piemontese, pronto a sedere sulla panchina biancorossa. Il 37enne difensore ha conquistato con il mister torinese una promozione in serie A con il Frosinone nel 2017-18 da autentico leader della squadra ciociara. Con lo stesso piglio da trascinatore è stato tra i protagonisti pure del salto del Bari dalla C alla B nel 2021-22 (31 presenze e tre reti) rimanendo tra i Galletti anche per metà della successiva stagione in cadetteria (10 presenze) per poi passare prima alla Reggina e, nell’ultima annata, al Benevento. «A Bari ho vissuto emozioni davvero speciali: la festa per la promozione in B fu qualcosa di incredibile. Volevamo quel risultato a tutti i costi: una piazza del genere in C è un delitto per la passione ed il seguito che genera. Non nascondo di aver sofferto agli ultimi playout: per carità, il verdetto del campo deve restare inappellabile, ma se il Bari non avesse conservato la categoria, avremmo visto vanificare tutti i nostri sforzi. Ora, invece, si può davvero ripartire: prima una finale dei playoff persa, poi uno spareggio salvezza vinto, diciamo che il cerchio si è chiuso in equilibrio dopo due annate opposte tra loro. Un club del genere in B deve essere protagonista: sono convinto che si stiano ponendo le basi per un torneo ambizioso. In fondo, Longo è un top in cadetteria: se ha sposato il progetto, significa che ha avuto ampie garanzie».

Bari e Longo: perché a suo avviso il binomio è giusto?

«Perché hanno una cosa in comune: la voglia di rivincita. Un sentimento che senza dubbio prova un uomo competitivo come il presidente Luigi De Laurentiis, così come il mister che viene da un esonero a Como davvero incredibile. Non penso che possa aver smaltito la delusione per aver visto un lavoro così ben fatto interrotto all’improvviso e sarà pervaso dal desiderio di rimettersi subito al lavoro. Il mister è un passionale: una piazza del genere lo caricherà alla grande».

Come descrivere Moreno Longo?

«Sul piano lavorativo, è un maniaco del dettaglio. Con lui tutto deve funzionare alla perfezione. È un allenatore moderno, non è fossilizzato su un modulo, ma gli piace trovare soluzioni. A Frosinone ad esempio giocavamo di base con il 3-5-2, ma spesso inseriva un trequartista oppure passavamo alla difesa a quattro mantenendo altrettanti uomini offensivi quando bisognava forzare un risultato. Tiene molto alla condizione fisica, con lui si corre tanto. È uno che bada al sodo: agonismo, concentrazione e applicazione sono le sue parole d’ordine. Poca “filosofia”, insomma, e tanta concretezza».

Qual è la caratteristica che lo rende speciale?

«Il dialogo. Lui è un grande motivatore, un uomo carismatico come pochi. I suoi discorsi arrivano dritti ai calciatori, ti sprona a credere sempre in quello che fai e che puoi raggiungere. Ma soprattutto è una persona per cui la parola rispetto è sacra: è sincero con tutti, ma pretende di essere ricambiato con la stessa pulizia di atteggiamento».

C’è un episodio particolare che la lega a lui?

«Certo. Nel 2017-18 eravamo virtualmente in serie A: ci bastava vincere all’ultima giornata con il Foggia che non aveva nulla da chiedere. Invece, pareggiammo, arrivammo terzi e ci toccarono i playoff. Nello spogliatoio eravamo morti, nessuno parlava, qualcuno piangeva. Ebbene, lui ci spronò a reagire, ricordandoci che avevamo una seconda chance ed in mano il destino di giocarcela. In un frangente sportivamente terribile si mise davanti a tutti noi e ci dette la spinta per ripartire. Eravamo una squadra forte, non c’è dubbio, ma in tutta sincerità penso che lui fu il grande protagonista di quella promozione. Con lui nessuna impresa è impossibile, ti porta davvero a credere nelle tue possibilità».

Il Bari viene da una stagione complicatissima: non sarà facile ripartire…

«Bari porta stimoli unici: sono certo che il mister abbia già le idee chiare. E poi avrà un aiuto preziosissimo…».

A chi si riferisce?

«A Valerio Di Cesare. Ho 37 anni e anche io comincio a pensare al futuro, ma la verità è che fin quando ti senti bene e vedi che in campo sei competitivo è complicato dire stop. Immagino quanto possa essere costato a Valerio smettere alla fine di una stagione che lo ha ancora consacrato come il migliore difensore della B. Se lo ha fatto, però, significa che è pronto ad un nuovo percorso. Lui sa tutto di Bari, percepisce i sentimenti della piazza come pochi. Sarà un supporto fondamentale sia come competenza calcistica, sia portando quella mentalità che ancora avrà un po’ da calciatore e da uomo spogliatoio. E poi lui quando si mette in testa una cosa la fa. Ricordo benissimo con quanta determinazione recuperò dal bruttissimo infortunio al ginocchio pur di essere protagonista nel rush finale della promozione in B. E poi in questa stagione ha fatto addirittura di meglio: non si sarebbe mai perdonato la retrocessione del Bari e allora è andato addirittura lui a segnare i gol salvezza. È uno che quando si mette in testa una cosa la persegue con tutte le forze. E tutti sappiamo quale sia il suo obiettivo. Avrebbe sicuramente voluto coglierlo da calciatore, ora farà di tutto per raggiungerlo da dirigente».

Terranova, secondo la sua esperienza, come immagina la prossima B?

«Ormai è sempre un campionato di altissimo livello. Penso a Salernitana, Sassuolo e Frosinone che arrivano dalla A, a big quali Cremonese e Palermo, a un club ambizioso come il Pisa. Ma non devono esserci alibi: il Bari dovrà essere tra chi competenza per il massimo risultato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)