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Ecco il nuovo Lecce: Gotti indica la strada

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Ecco il nuovo Lecce: Gotti indica la strada

«A Salerno voglio una squadra di uomini veri»

Sabato 16 Marzo 2024, 10:34

LECCE - «Sarà una partita per gente vera. Sfide così hanno un peso e un’importanza di cui siamo tutti consapevoli. Vorrei vedere una squadra capace di tirar fuori tutte le sue qualità». Luca Gotti è pronto a fare il suo esordio sulla panchina del Lecce, nella sfida in programma sul campo della Salernitana con calcio d’inizio questo pomeriggio alle 18. «Voglio vedere una squadra vera, una squadra da serie A - dice senza mezzi termini il nuovo tecnico - così come il Lecce ha dimostrato di poter essere per gran parte del suo percorso. I miei interventi sono stati finalizzati a ricercare gli aspetti positivi che questa squadra ha dimostrato di avere. Ho cercato di riprendere quelle qualità che nell’ultimo periodo, per diversi motivi, non sono venute fuori».

Non sono stati giorni certamente facili quelli vissuti dalla squadra all’indomani della sconfitta contro il Verona di domenica scorsa. Gotti è arrivato in città martedì e mercoledì ha diretto il suo primo allenamento. Troppo poco tempo per operare rivoluzioni, ma in questi giorni il tecnico ha cercato di iniziare a trasmettere il suo imprinting alla squadra: «Ci sono aspetti prettamente mentali, motivazionali ed emotivi. In questo momento questi sono profili particolarmente importanti per un gruppo come il nostro. Poi ci sono aspetti tecnici e tattici, rispetto ai quali ho cercato di non operare stravolgimenti. Questa squadra ha fatto bene molte cose, ho cercato di trasmettere un paio di idee sull’attitudine difensiva del gruppo e sulla costruzione, ponendo particolare attenzione sulle misure da mantenere nei vari momenti della partita». Già in sede di presentazione, il mister ebbe modo di affermare come il Lecce fosse una squadra tutt’altro che sopita: «Ho trovato un gruppo elettrico, lo confermo, ne ho avuto riscontro durante tutti gli allenamenti. Quando c’è un cambio di allenatore si riaccendono un po’ tutti, anche quelli che più o meno volontariamente si erano seduti perché avevano avuto meno spazio per mille motivi. Questa è una squadra che di suo ha già energia ed entusiasmo. Ci sono tanti giovani che hanno voglia di dimostrare il loro valore, con i pro e i contro connessi a questo aspetto, perché chiaramente c’è la frenesia e ci sono gli errori che possono essere legati alla gioventù. Ma questa è una squadra viva».

Dall’altra parte del campo ci sarà la Salernitana del grande ex Fabio Liverani. I campani occupano l’ultimo posto della classifica ma andranno a caccia di punti importanti per riaccendere la speranza nella salvezza. «Dell’avversario mi sono occupato pochissimo in questi giorni - dice a riguardo il tecnico –- ho pensato soprattutto a noi. Chiaramente il Lecce seguirà uno spartito sulla base delle caratteristiche principali della Salernitana, ma non ci siamo occupati nel dettaglio dell’avversario, perché c’era la necessità di pensare a cosa dobbiamo fare noi». Venendo alle scelte di formazione, Gotti dovrà fare a meno di Banda, fermato da una distorsione al ginocchio destro. Al suo posto si candida a vestire una maglia da titolare Sansone, che con il tecnico veneto ha avuto modo di lavorare in passato. «Ho parlato con parecchi ragazzi e lui è l’ultimo con cui dovrò parlare - dice a questo proposito - nel corso della mia esperienza in serie A mi è capitato di andare in squadre con parecchi giocatori che avevo già allenato. Qui conosco solo Sansone, l’ho avuto da piccolo nella nazionale under 17 e l’ho ritrovato da grande a Parma. È l’ultimo con cui devo parlare proprio per il pregresso che c’è fra di noi». Gotti ha poi parlato di Oudin e Pierotti, due calciatori “in cerca di ruolo”, a voler parafrasare Pirandello: «Ho studiato la storia di Oudin, in Francia ha fatto l’esterno ed era molto quotato, è stato oggetto di trasferimenti milionari. Ho seguito il suo percorso di accentramento dentro il campo. Solo il tempo e la quotidianità mi diranno quale sarà il suo ruolo ideale. Pierotti in Argentina ha giocato spesso da esterno d’attacco a destra o a sinistra, ma ha fatto anche l’attaccante e all’occorrenza la mezzala. È alla ricerca di una consacrazione definitiva sul campo, ma al momento ho troppi pochi elementi per inquadrare la sua posizione».

Il Lecce, contro la Salernitana, dovrà far valere la sua voglia di riscatto dopo le recenti delusioni e allora assume significato un retroscena raccontato da Gotti: «Di fronte allo spogliatoio ad Acaya mi ha colpito una foto di Pelé con una frase a lui attribuita, c’è scritto che uno sportivo non si giudica dalle vittorie ma dal modo in cui gioca una partita dopo aver perso».

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