FOGGIA-TARANTO 1-2
FOGGIA (4-2-3-1): Nobile 5,5; Salines 6,5 (dal 24’ s.t. Garattoni 6), Fiorini 5,5, Carillo 6, Rizzo 6; Martini 5,5, Marino 6 (dal 40’ s.t. Riccardi s.v.), Embalo 6 (dal 13’ s.t. Peralta 6), Schenetti 6, Vezzoni 6 (dal 24’ s.t. Beretta 5,5); Tonin 6,5. A disp.: Cucchietti, De Simone, Papazov, Castaldi, Antonacci, Pazienza, Agnelli, Vacca, Rossi, Brancato, Idrissou. All. Coletti 6.
TARANTO (3-4-3): Vanncchi 6,5; Luciani 6,5, Antonini 6,5, Enrici 6,5; Mastromonaco 6, Calvano 6,5 (dal 23’ s.t. Zonta 6), Romano 6,5, Ferrara 6 (dal 40’ p.t. Panico 6); Bifulco 6 (dal 23’ s.t. Orlando 6), Fabbro 6 (dal 36’ s.t. Fiorani s.v.), Kanoute 7,5. A disp.: Loliva, Costantino, Riggio, Hysaj, Kondaj, Papaserio, Capone. All. Capuano 7.
ARBITRO: Delrio di Reggio Emilia 5,5.
RETI: 4’ p.t. Kanoute, 29’ p.t. Kanoute, 36’ p.t. Tonin.
NOTE: espulso al 9’ s.t. il collaboratore tecnico del Foggia Luigi Agnelli; ammoniti Ferrara, Rizzo, Fabbro, Fiorini, angoli 4-1; recupero 2’ p.t., 5’ s.t.
FOGGIA - La Befana regala al Taranto il colpo nel derby di Foggia. Doppietta di Kanoute, tre punti che tengono i rossoblù fra le big del girone C della Lega Pro. Carbone nella calza del Foggia, che inizia il girone di ritorno con una sconfitta e dovrà provare venerdì prossimo a rifarsi a Giugliano. Il gol di Tonin non basta. Spunti positivi ma anche errori e imperfezioni: la nuova filosofia di gioco «Dezerbiana» del duo Coletti-Vacca, improntata sul palleggio, ha bisogno di rodaggio.
Di Noia e Frigerio out nel Foggia, messi ko dall’influenza. Non convocato Odjer (a un passo dal Brindisi). In panchina a guidare i rossoneri, in deroga, c’è il neo allenatore in seconda Coletti. Confermato in difesa il giovane centrocampista Fiorini. Cambia, però, a sorpresa, l’assetto tattico dei «Satanelli»: 4-2-3-1 anziché il 3-4-2-1 delle ultime due gare del 2023. Nel reparto offensivo Embalo preferito a Peralta, su cui negli ultimi giorni è piombato il Catania, scatenato sul mercato visti gli arrivi fulminei di Celli, Welbeck, Costantino e, dal Taranto, di Cianci. Capuano, che non può schierare De Santis e Samele, conferma il collaudato 3-4-3. Al centro del reparto avanzato c’è Fabbro.
Clima e atmosfera ostacoli in più per le due squadre, soprattutto per i padroni di casa. Piove allo Zaccheria, spalti deserti (partita a porte chiuse per motivi di ordine pubblico). In campo, però, è derby vero: subito battaglia ed emozioni. Tre gol nella prima frazione. Partenza sprint del Taranto, che approfitta di un approccio morbido dei rossoneri alla gara. La squadra di Coletti, in avvio, è in vena di regali: Bifulco, di testa, sciupa una chance d’oro per l’1-0, poi Kanoute sfutta un appoggio difensivo errato di Fiorini e fulmina Nobile. Prima mezz’ora a tinte rossoblù, l’indice di pericolosità del Foggia è quasi nullo e così Kanoute (in sospetta posizione di fuorigioco) raddoppia firmando il suo ottavo gol in campionato: tap-in a ribattere in rete la respinta di Nobile su un destro da fuori area di Bifulco. Il Foggia si sveglia nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione, mentre il Taranto perde Ferrara per infortunio: Tonin riapre il match, Schenetti poi sfiora il pari su punizione.
La ripresa si apre con le proteste del Foggia, che invoca un fallo di mano nell’area del Taranto: per Delrio tutto regolare. Mastromonaco ha il pallone del 3-1 ma chiude troppo il diagonale, che si spegne a fondo campo. Dalla mezz’ora forcing del Foggia alla ricerca del pari, il Taranto serra i ranghi e chiude i varchi. Capuano scarta l’undicesima vittoria (quarto successo nelle ultime cinque gare), il Foggia comincia il 2024 con un ko che brucia.