ANDRIA - Una conferenza stampa che ha portato in dote almeno una notizia certa: L’Andria si iscriverà al prossimo campionato di serie D. A dirlo sono stati, ieri mattina a Palazzo di città, il presidente della Fidelis, Aldo Roselli, l’amministratore delegato Pietro Lamorte e il sindaco di Andria Giovanna Bruno. «L’ho detto a suo tempo e lo ribadisco anche adesso: il mio nome non sarà mai associato a quello del fallimento dell’Andria - ha detto il primo dirigente biancazzurro -. Negli ultimi cinque mesi ho fatto il presidente in smart working, ovvero in posizione defilata ma sempre presente sulle questioni importanti. Mi prendo le responsabilità della retrocessione, che mi ha fatto tanto male, sia dal punto di vista umano che economico. Per chiudere la serie C ho fatto tanti sacrifici, insieme al vice presidente Giuseppe Catapano. Poi è giusto ricevere contestazioni (sempre civili) da parte dei tifosi, quando la squadra non va bene».
LA SITUAZIONE ATTUALE - Entro il 14 luglio bisognerà presentare l’iscrizione al torneo di serie D, ma già lunedì si saprà in maniera definitiva se ci saranno novità societarie. «Negli ultimi due mesi non siamo stati con le mani in mano - continua Roselli -. Abbiamo ascoltato e incontrato imprenditori interessati, ma nessuna delle situazioni è andata in porto. Non certamente per la nostra volontà. A garanzia di quello che sto dicendo, è sempre stato informato il sindaco, che si è anche impegnata in prima persona nell’avviare contatti, e portare avanti anche una trattativa, poi saltata perché legata alla nostra permanenza in serie C».
In piedi è rimasta solo una situazione che vede un imprenditore forestiero interessato. «Il nostro interlocutore ci ha dato 48 ore per capire se, e come, entrare nel sodalizio - aggiunge Roselli -. Questo significa che entro lunedì tireremo la linea e capiremo se avremo un supporto in società, o se resterò da solo. E si, perché Catapano ha chiesto di ridimensionare il proprio apporto ad una sponsorizzazione. Se dovessi rimanere da solo, meglio essere chiari fin da subito. Farò un altro sacrificio per chiudere le pendenze della passata stagione e per pagare i 50mila euro dell’iscrizione alla serie D. Poi però, il mio apporto economico sarà ben preciso e limitato. Fermo restando che, anche dopo l’iscrizione, resta la mia volontà a cedere il club, a chiunque venga con un progetto serio e credibile».
IL SUPPORTO DELLA CITTA' - Per supportare il club serve l’impegno dell’imprenditoria cittadina. «Ringrazio il presidente Roselli per l’ulteriore sacrificio nell’iscrivere la squadra alla serie D - spiega il sindaco Bruno - ma è fondamentale che la città faccia sentire la propria voce. Stiamo cercando di coinvolgere quante più realtà possibili per sponsorizzazioni utili al supporto del club. E poi proseguiremo, allo stesso tempo, nel cercare altri interlocutori interessati all’acquisizione del club. Una cosa è certa, l’Andria non si svende, e non sarà data al primo che si presenta».
PARTE TECNICA - E’ tempo anche di lavorare sulla questione tecnica. «Ora partono due campionati per l’Andria - dice l’ad Lamorte -. Il primo è societario, per arrivare alla costruzione di un nuovo asset che possa gestire la prossima stagione agonistica. L’altro è tecnico, perché una volta capito il badget a disposizione, si deve procedere quanto prima all’allestimento di staff tecnico e squadra. Da lunedì conosceremo meglio il futuro, e potremo cominciare a lavorare in questo senso».