PICERNO - Dal Vulture al Marmo Platano, dal Melandro al capoluogo di regione: Potenza. Non ci saranno solo picernesi allo stadio «Donato Curcio», per l’ultimo e decisivo atto del campionato dell’Az Picerno, in programma domani alle 17.30. C’è il fascino del grande obiettivo, il terzo posto, e c’è l’appeal dell’avversaria e del suo tecnico, rispettivamente il blasonato Pescara e il suo altrettanto noto condottiero Zdenek Zeman: due fattori che, sommati, faranno registrare il tutto esaurito nei settori destinati ai tifosi locali. Il che, sommato ai cinquecento biglietti venduti in terra abruzzese, fa segnare un totale di circa 1.750 spettatori attesi sugli spalti dell’impianto di Picerno. «È un motivo d’orgoglio per noi come società – le parole di Vincenzo Greco, direttore generale dell’Az Picerno - ma lo è ancora di più per la comunità di Picerno, che sta vivendo un periodo da protagonista nel mondo del calcio e rappresenta al meglio la Basilicata. Vedere che ci sarà una partecipazione notevole dalle comunità vicine è bello, perché vuol dire che stiamo vivendo un momento d’oro». Per il match di domani sono stati venduti biglietti a Rionero in Vulture, Venosa, Tito, Balvano, Bella, Muro Lucano e anche a Potenza.
Il «tutto esaurito», almeno da parte picernese, fatto registrare per la sfida di domani regala un sorriso a una società che quest’anno ha spesso aggrottato la fronte osservando i vuoti sugli spalti dello stadio «Donato Curcio». Se si considerano, infatti, i risultati ottenuti sul campo, con una straordinaria rimonta dall’ultimo al quarto posto, le presenze sono infatti rimaste al di sotto delle attese: in media, si sono registrati infatti 557 spettatori (dati Stadia Postcards). «Da parte del presidente e mia - prosegue Greco - siamo rimasti sinceramente delusi dai numeri di spettatori fatti registrare quest’anno. Il calcio a Picerno è l’attrattiva principale e questa stagione rimarrà nella storia, con un piazzamento di tutto rilievo, che può variare dal terzo al sesto posto, in un girone con squadre che hanno fatto la storia del calcio. Mi sarei aspettato che tifosi e appassionati se la gustassero con maggiore partecipazione».
Già, le avversarie. Proprio ieri Greco ha detto scherzando a Daniele Sebastiani, presidente del Pescara: «Dopo San Siro, vi godrete l’ospitalità dello stadio Curcio», facendogli pregustare l’accoglienza lucana doc. Poi sarà battaglia sportiva, con il Picerno chiamato a battere il Pescara se vuole appaiarlo in classifica a quota 62 punti e diventare terzo in virtù dei risultati negli scontri diretti (1-0 per i lucani all’andata, nel match che si disputò una settimana prima di Natale e vide il Picerno imporsi grazie ad un rigore di D’Angelo). Al contempo, un eventuale pareggio potrebbe costare carissimo ai rossoblù di Emilio Longo, che potrebbero scivolare al sesto posto alle spalle di Audace Cerignola (59 punti) e Foggia (58). «Comunque vada sarà un successo», il mantra del Picerno. Che, però, oltre a essere umile è pure ambizioso. E potrebbe finalmente recuperare il capitano Esposito in attacco, dopo aver rispolverato Reginaldo. Assenti per infortunio tre centrocampisti: De Ciancio, Dettori e Pitarresi. De Cristofaro e Gallo saranno chiamati agli straordinari, in un’altra giornata che può passare alla storia.
