FRANCAVILLA FONTANA - La Virtus Francavilla è al lavoro per preparare quella che molto probabilmente sarà l’ultimo impegno interno della propria stagione. Domenica pomeriggio (ore 17.30) alla Nuovarredo Arena ci sarà il Picerno, formazione rivelazione dell’attuale campionato, in lotta per il terzo posto. Vincere contro lucani per i biancazzurri potrebbe essere sinonimo di playoff, sebbene il calendario dica che manca ancora l’insidiosa trasferta di Viterbo per chiudere definitivamente la regular season.
Ancora due partite dunque (più eventuali playoff) per chiudere la stagione e tracciare i bilanci di fine anno. Il direttore generale virtussino Domenico Fracchiolla è stato ospite negli studi di Antenna Sud in settimana e ha specificato come sarà necessario attendere queste ultime due giornate prima di commentare il campionato disputato dal Villa: «In estate siamo partiti con ambizioni sicuramente diverse, ma abbiamo avuto qualche difficoltà ed invertito la rotta a gennaio. Lavorando con i giovani e blindando un calciatore come Patierno siamo riusciti nel girone di ritorno a rialzarci, facendo più punti rispetto a quello d’andata. L’ambiente è carico, ho visto una squadra che si sta allenando bene e che intende spingere fino all’ultimo. Tracciare un bilancio ora sarebbe inutile, attendiamo le ultime due di campionato e gli eventuali playoff, che sarebbero per noi un traguardo positivo».
Il direttore Fracchiolla ha anche parlato dell’altalenante rendimento che vede ad oggi la sua Virtus come la formazione peggiore del girone meridionale per rendimento esterno: «In media questo club ha sempre fatto tra i 16 e i 20 punti in trasferta negli anni precedenti. Avessimo ripetuto questi numeri oggi staremmo parlando di una classifica molto diversa. A fine stagione proveremo a capire cosa non ha funzionato fuori casa, ma al momento siamo tutti concentrati per fare il massimo nelle ultime due gare. A breve ognuno di noi sarà chiamato a riflettere su quanto ha fatto di buono e non».
Quella del Francavilla è stata una stagione di alti e bassi, un campionato in cui si partiva con le intenzioni di alzare l’asticella rispetto agli altri anni. Un girone, quello meridionale, che si è forse rivelato più complicato del previsto: «Si partiva da un sesto posto e con l’intelaiatura dello scorso anno. Ci può stare che i percorsi abbiano dei problemi, l’importante è recuperare e avere equilibrio, raggiungendo gli obiettivi. A dicembre c’erano preoccupazioni, ma non ci siamo mai disuniti e abbiamo pensato ad aggiustare il tutto. Abbiamo vissuto un torneo a due velocità, siamo stati tutto l’anno sugli alti e bassi ed è normale che questo genera preoccupazioni, ma siamo stati bravi come società a reagire».