FOGGIA - Il futuro inquieta, dopo che il presidente Nicola Canonico si è disposto a cedere la società. Intanto c’è ancora un mese di campionato davanti, più i playoff: il Foggia è chiamato a rialzarsi. La sconfitta casalinga col Monterosi è stata un terremoto, che ha provocato le dimissioni del tecnico Somma e aperto la strada all’ipotesi del disimpegno dal club, ventilata dal patron.
La formazione rossonera ha ripreso ad allenarsi domenica scorsa: ai calciatori non è stato concesso il riposo previsto. All’orizzonte c'è una complicata trasferta, domenica prossima alle 14:30 a Messina. Avversaria dei «Satanelli» sarà una squadra che è quint’ultima, si è rilanciata nel girone di ritorno ed ora ha possibilità di salvarsi evitando i playout, ma viene da una pesante sconfitta esterna, per 3-0, subita sul campo della Turris. Il Foggia ha ripreso gli allenamenti agli ordini di ciò che è rimasto dello staff tecnico, dopo l’addio di Somma: il vice allenatore Giunta, il preparatore atletico Botto, i collaboratori Gentile e Ferrazzano. Canonico, dopo il ko col Monterosi, ha escluso sia l’ingaggio di un altro allenatore, sia che possa ritornare Gallo. Nei giorni scorsi ci sono stati contatti tra l’imprenditore barese e il tecnico lombardo, confermati da Canonico che ha smentito però che si sia discusso dell’eventuale ritorno di Gallo in panchina. Secondo voci che circolano con insistenza, però, l’allenatore di Bollate sarebbe stato disposto a rientrare, con un contratto pluriennale, mentre la società rossonera sarebbe stata disposta a impegnarsi solo per i tre mesi conclusivi di questa stagione.
Un’annata da montagne russe, fra ripetuti cambi di direttore sportivo (Belviso, Lauriola, Sapio) e allenatore, esoneri e dimissioni. In sette mesi è accaduto di tutto. L’avvio disastroso con Boscaglia, il penultimo posto in classifica a inizio ottobre, la risalita firmata da Gallo prima delle sue dimissioni, l’approdo al quarto e poi al terzo posto, l’arrivo di Somma e le due sconfitte di fila con Cerignola e Monterosi che hanno riportato i rossoneri in sesta posizione e segnato il divorzio tra il club e il trainer laziale. Ora 4 gare per provare a recuperare terreno: la matematica autorizza propositi di rilancio, se società e squadra sapranno ritrovare compattezza e fare fronte comune: il terzo posto dista 4 lunghezze, il quarto 2 punti. C’è margine per la riscossa, a patto di ritrovare grinta, brillantezza, fame di vittorie.
CERIGNOLA PUNTA IN ALTO - Quinta in classifica, con 52 punti come il Foggia, è anche il Cerignola, ora davanti ai rossoneri grazie alla doppia vittoria di andata e ritorno negli scontri diretti. L’Audace, nelle ultime 2 giornate, ha conquistato 4 punti. Dopo l'abbuffata di gol nel derby di Capitanata, è arrivato il pareggio per 1-1 a Viterbo. Un punto che ha permesso ai gialloblù di proseguire la marcia playoff. «Nel primo tempo non mi è piaciuto quello che ho visto da parte dei miei - ha sottolineato il tecnico degli ofantini, Michele Pazienza, analizzando la partita -. Nella ripresa, invece, è stato il Cerignola che vorrei vedere sempre: tutt’altro atteggiamento, spirito, abbiamo creato diverse occasioni da gol nitide e abbiamo provato fino alla fine a vincere la partita, nonostante il pari in trasferta a Viterbo fosse un buon risultato, contro una squadra di tutto rispetto e valore, a dispetto della difficile posizione di classifica in cui si trova».
Domenica prossima, alle 17:30, il Cerignola tornerà a giocare al Monterisi per affrontare una delle squadre più in salute, in questo momento, del girone C della Lega Pro: il Potenza, che nell’ultimo mese e mezzo si è rilanciato ed ha scalato la classifica, inserendosi in zona playoff. «In casa abbiamo conquistato la maggior parte dei punti che abbiamo, ma non vuol dire che domenica sarà una partita semplice, anzi - ha avvertito Pazienza -. La mia concentrazione, in questo momento, è rivolta solo al Potenza. Non penso alla classifica, alle possibilità di quarto o terzo posto. Viviamo alla giornata e cerchiamo di fare del nostro meglio. Intanto, i complimenti che vengono rivolti a me li giro alla squadra: i ragazzi stanno facendo un percorso straordinario, con umiltà e al tempo stesso ambizione, così come ambiziosi lo siamo io e il mio staff. Dobbiamo continuare in questa direzione».