LECCE - Sulla carta, almeno fino a qualche anno fa, quello tra Lecce e Juventus sarebbe stato un confronto impari. Ma stavolta, per tutta una serie di fattori, il risultato non è così scontato. Intanto i bianconeri dal 2020 non sono più la formazione «ammazza-campionato» e nell’ultimo periodo non hanno particolarmente brillato: sono stati infatti eliminati malamente, martedì scorso, dalla Champions League e in serie A veleggiano al di sotto del gruppetto di testa, addirittura con ben 10 punti di distacco dalla capolista Napoli.
IL PERIODO NO DEI BIANCONERI - E c’è un altro dato che fa riflettere: nelle ultime 10 partite tra campionato e Coppa europea la Juventus ha perduto la metà delle gare giocate. Nello specifico, la squadra allenata da Massimiliano Allegri, in Champions, è uscita con le ossa rotte dai due confronti col Benfica (l’ultima volta, martedì scorso, in Portogallo) e in casa degli israeliani del Maccabi Haifa. In campionato, i bianconeri sinora hanno fatto meglio in casa: hanno infatti vinto quattro gare (contro Sassuolo, Spezia, Bologna ed Empoli e pareggiato in due occasioni (con Roma e Salernitana). Un ruolino di marcia, che vede i bianconeri secondi in classifica, alle spalle del Milan e davanti al Napoli. In trasferta, invece, il discorso cambia notevolmente con una sola vittoria (guarda caso, sempre a Torino, ma nel aderby della Mole» con la squadra granata che ha giocato in casa) e poi si sono registrati due pareggi (con Sampdoria e Fiorentina) e altrettante sconfitte (a Monza e in casa del Milan).
I GIALLOROSSI IN CASA - Il Lecce, invece, ha fatto lo stesso numero di punti (4) sia in casa che fuori. Tra le mura amiche, però, dopo aver perduto in casa all’esordio dello scorso 14 agosto contro l’Inter è incappato in una serie positiva di quattro risultati nella «maledizione del pari» al Via del Mare: le successive quattro gare che l’hanno visto contrapposto a Empoli, Monza, Cremonese e Fiorentina sono tutte terminate sul risultato di 1-1. E c’è subito da riabilitarsi, oltre che col risultato, anche dal punto di vista della prestazione, dopo il brutto ko in quel di Bologna: 2-0 per gli emiliani con un primo tempo inguardabile (il Lecce ha fatto un solo tiro in porta avversaria) e una ripresa piuttosto blanda e incolore.
CONFRONTO GOL FATTI E SUBITI - Nelle prime 11 giornate di campionato la Juventus ha segnato 17 gol e ne ha subiti 7. Sulle reti realizzate la parte del leone la fa il serbo Vlahovic: il numero 9 bianconero ha messo a segno 6 gol in 10 partite giocate. Dietro di lui il polacco Milik con 3 reti e il francese Rabiot con 2. Per fronteggiare gli attaccanti della squadra di Allegri non è da escludere che mister Marco Baroni non torni all’impiego di Baschirotto sulla destra (al posto di Gendrey, che domenica scorsa col Bologna non è sembrato al meglio) e della coppia di centrali Pongracic-Umtiti, che garantisce personalità ed esperienza, che contro una grande squadra non fanno mai male.
Il Lecce, invece, nelle prime 11 giornate ha segnato 9 gol e ne ha subiti 14. A dare il contributo più importante al bottino giallorosso sono stati ovviamente Gabriel Strefezza (con 4 gol) e Assan Ceesay (con 3). E proprio per dare più sostanza in avanti non è da escludere che accanto a Strefezza e Ceesay, domani possa giocare dal primo minuto Federico Di Francesco. Sarebbe sacrificato, come titolare, Banda che sinora non è riuscito ad essere incisivo nelle conclusioni e nell’ultimo passaggio per i compagni. Per il resto, il centrocampo dovrebbe vedere la conferma del trio Gonzalez-Hjulmand-Askildsen. Anche se Bistrovic scalpita per riconquistarsi un ruolo di primo piano in maglia giallorossa, dopo un periodo di appannamento. Anche perché il croato, arrivato in estate dal Cska di Mosca, nelle prime uscite aveva sfoderato buone prestazioni.