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Mignani carica il Bari «A Parma sognando l’Inter»

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Mignani carica il Bari «A Parma sognando l’Inter»

foto Donato Fasano

Stasera alle 18 al Tardini. La gara, valida per i sedicesimi di finale è ad eliminazione diretta: la vincente se la vedrà a gennaio a San Siro negli ottavi contro la squadra di Inzaghi

Mercoledì 19 Ottobre 2022, 13:25

BARI - «Il Bari è sempre il Bari. Al di là della competizione o di chi giochi, l’obiettivo è lo stesso: vincere». Michele Mignani non ha alcuna intenzione di snobbare l’impegno di Coppa Italia che vedrà i biancorossi opposti oggi (alle 18) al Parma. Anzi. Le motivazioni, le prospettive e il mantenere l’identità acquisita sono i concetti che ripete con maggiore insistenza. Perché la sfida del Tardini capiterà pure nel bel mezzo di un campionato che fin qui ha visto i Galletti grandi protagonisti, ma rappresenta al contempo l’occasione di misurarsi in una competizione diversa, di prestigio, con l’opportunità di regalarsi un ottavo di finale contro l’Inter, il prossimo gennaio.

Soprattutto, però, il confronto con gli emiliani rappresenterà una chance irripetibile per i tanti calciatori fin qui poco utilizzati. Perché, come annuncia lo stesso tecnico genovese, saranno effettuati diversi cambi rispetto al ceppo base proposto con poche variazioni nei primi due mesi di campionato. «Giocheremo tre partite in dieci giorni – afferma Mignani -, pertanto è indispensabile procedere ad alcune rotazioni. Il gruppo è formato da ragazzi in media giovani, pertanto non mi va di parlare di turnover perché tutti sono in grado di reggere impegni ravvicinati. Tuttavia, è giusto cominciare a coinvolgere chi è stato meno impiegato per aumentarne l’autonomia, così come chi ha giocato di più potrà tirare un po’ il fiato. La finalità è portare tutti allo stesso livello perché avremo bisogno di ogni elemento».

Scontato che l’eventuale scontro con l’Inter rappresenti una spinta particolare per la città del pallone che manca da dodici anni alla Scala del calcio, ma Mignani affronta un match alla volta. «Non posso negare che sfidare i nerazzurri sia una prospettiva allettante, ma la priorità è continuare la nostra crescita affrontando un ostacolo alla volta. Il Parma è tra le più forti compagini del campionato: le motivazioni e lo spirito di combattimento devono essere altissime. Abbiamo già incrociato gli emiliani alla prima giornata, ma da allora molte cose sono cambiate. Eravamo in agosto, il mercato ha inserito nuovi giocatori, la condizione fisica è diversa, alcuni equilibri si sono assestati. Sarà un match nuovo: dovremo essere pronti».

Si torna in campo dopo la prima sconfitta stagionale, rimediata sabato scorso contro l’Ascoli. «Dobbiamo essere realisti e guardare la nostra dimensione», spiega Mignani. «Nessuno avrebbe voluto perdere, ma sappiamo che prima o poi sarebbe potuto accadere. L’analisi resta sempre la stessa: non abbiamo vissuto la giornata più brillante, ci siamo trovati contro un avversario arrivato qui in difficoltà e determinato ad un atteggiamento prudente pur di portare a casa un risultato positivo. Non penso che tutte le squadre attueranno la stessa strategia perché ogni complesso ha le sue peculiarità. Può averci condizionato la presenza del grande pubblico? Non penso. Quando si gioca si pensa al campo, non a quante persone ci sono sugli spalti. A noi fa piacere percepire l’immenso affetto dei nostri tifosi e ne vorremmo ancora di più al San Nicola. Perciò, daremo tutto pur di meritarci un pubblico così. Ora mettiamoci alle spalle il campionato e pensiamo alla Coppa».

Concreta l’ipotesi, dunque, che per molti sarà un test decisamente più attendibile rispetto agli scampoli di match disputati finora. «Quando una squadra sta affrontando un percorso e arrivano determinate risposte – dichiara Mignani - forse sono maggiori i rischi di cambiare qualcosa, rispetto a quelli di mantenere una certa base. Magari non è sempre la scelta più giusta, ma spesso è il pensiero che passa nella mente di un allenatore. A questo aggiungiamo che alcuni ragazzi come Zuzek e Scheidler avevano bisogno di adattamento provenendo da contesti diversi rispetto al calcio italiano, ma ormai sono vicini al livello generale del gruppo». Su un singolo, il mister ligure vuole soffermarsi. «A Parma giocherà Frattali: quest’anno è stata fatta una scelta diversa, ma lui è stato il portiere titolare del torneo scorso. Un professionista esemplare: merita spazio, al Tardini toccherà a lui».

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