Il punteggio finale (0-3) è stato il medesimo della sfida disputata nella passata stagione al “Via del Mare” tra Lecce e Como, ma non si presta alle medesime considerazioni. «Quando si affrontano team della caratura del Como, per fare risultato è necessario che gli episodi girino dalla propria parte - afferma il presidente Saverio Sticchi Damiani - In questo caso, non solo non si sono rivelati favorevoli, ma addirittura contrari. In quest’ottica, il gol dello 0-1 mi sembra emblematico e si compone di due aspetti. Il primo è legato alla decisione dell’arbitro di fare proseguire l’azione dopo il contatto tra Paz e Ramadani. Il secondo è da mettere in relazione alla parabola velenosa assunta dal pallone dopo avere colpito fortuitamente Tiago Gabriel».
In campo, il Lecce ha protestato a lungo con l’arbitro Marchetti per la convalida della rete che ha sbloccato il risultato: «Non intendo commentare le scelte del direttore di gara. L’ho fatto dopo Cremonese-Lecce, ritengo in maniera civile, parlando di regolamenti e di protocolli, ma sono stato sanzionato. Quindi preferisco non affrontare questo argomento». Sulla prova della sua formazione dice: «Lo 0-3 rischia di generare critiche pesanti. Invece, nella prestazione offerta contro i lariani ho notato diversi aspetti positivi, a dispetto del fatto che fossimo privi di numerosi titolari e che schierassimo alcuni calciatori che non giocavano dal primo minuto da alcuni mesi».
La criticità continua ad essere costituita dai limiti che il Lecce palesa negli ultimi venti metri, nei quali ha sbagliato le scelte, ha peccato in precisione e non è mai riescito a sfruttare in proprio favore le situazioni “sporche” scaturite da palla inattiva. «Occorre migliorare perché di situazioni pericolose o potenzialmente pericolose ne abbiamo create diverse, nella parte finale del primo tempo e soprattutto nella prima metà della ripresa, ma non le abbiamo concretizzate». Il match contro il Como è stato il primo di un ciclo durissimo: «L’obiettivo dev’essere quello di provare a conquistare punti contro chiunque. Attendendo l’occazione giusta per mettere a segno un colpaccio anche contro una compagine più quotata». L’ultima chiosa è sul mercato: «Ci saranno delle operazioni in uscita e quindi anche in entrata. Proveremo a migliorare per quanto possibile il nostro organico».
















