Il Lecce chiude il 2025 contro il Como con l’abbraccio del «Via del Mare». Una sfida, per certi versi, anche simbolica. La partita in casa contro i lariani, infatti, rappresentò il punto più complicato della scorsa stagione per la formazione giallorossa, che uscì sconfitta per 0-3 in una sfida senza storia.
La partita odierna, invece, arriva in quello che probabilmente è il momento migliore della squadra allenata da Eusebio Di Francesco nella stagione in corso. I salentini, infatti, nell’ultima partita giocata, è riuscita a imporsi nel delicato scontro diretto contro il Pisa. In casa, il Lecce è reduce da due successi di fila e l’obiettivo è quello di chiudere l’anno solare in bellezza davanti ai propri tifosi, magari con un altro risultato utile in chiave salvezza. «Il presidente tre giorni fa mi ha detto che lo stadio sarebbe andato verso il tutto esaurito - dice Di Francesco - durante la rifinitura ho chiacchierato con Ramadani, il quale mi diceva che dobbiamo farci trascinare dal pubblico. Per riuscirci servirà un grande atteggiamento da parte nostra».
Fra l’infortunio di Berisha e le convocazioni in coppa d’Africa di Gaspar, Coulibaly e Banda, il tecnico giallorosso dovrà sbrogliare diversi nodi, fra le scelte della formazione iniziale e le sostituzioni a gara in corso. Di Francesco gioca a carte coperte: «Non svelo nulla su chi scenderà in campo, i ruoli da ricoprire sono noti. Ho cercato di tenere tutti sull’attenti, è importante chi parte dall’inizio ma anche chi subentra. Può partire dall’inizio chi ha giocato meno finora e inevitabilmente avrà meno minuti nelle gambe, per questo dovrò fare alcune gestioni di minutaggio. Ma ho visto delle ottime settimane di allenamento. La formazione la darò domattina alla squadra, sarebbe inutile dirla qui e nasconderla a loro. Abbiamo Jean che rientrerà tra i convocati, sarà la sua prima convocazione. Abbiamo qualche problemino con Morente (non convocato, ndc) e Tiago Gabriel, speriamo di recuperare almeno uno dei due. Mancheranno giocatori per noi importanti, ma sono convinto che chi giocherà farà bene. Sono sereno da questo punto di vista».
Una soluzione può essere quella di schierare Ndaba al centro della retroguardia: «Ha giocato già in quel ruolo, in una difesa a tre ma anche a quattro. In questo periodo è cresciuto veramente tanto e può interpretare quella posizione. Abbiamo anche Perez, un giovane che sta crescendo tantissimo, veniva da un altro calcio, molto più orientato sui duelli individuali. Poi c’è Jean che è rientrato da poco ed è difficile che possa giocare dall’inizio». Chance in mezzo al campo anche per lo spagnolo Sala, arrivato la scorsa estate e poco utilizzato finora: «Ha qualità tecniche, sa giocare con entrambi i piedi. Viene dalla serie B spagnola e ha ritmi diversi dai nostri ma è un giocatore che può essere della partita, ha le caratteristiche per agire da centrocampista offensivo. Deve migliorare nella fase difensiva e nel lavoro di squadra. Noi italiani siamo sempre più attenti dal punto di vista difensivo». Per far male al Como servirà la verve realizzativa degli attaccanti: «Il gol di Štulić ha dato energia a lui e a tutto l’ambiente. Noi abbiamo bisogno dei gol di tutti gli attaccanti, anche di Camarda e degli esterni. Sappiamo di dover ancora migliorare dal punto di vista della fase realizzativa». Di Francesco si sofferma poi sulle qualità del Como, invitando a tenere alta la guardia: «Ci sono le varie fasi della gara, loro sono bravi nella costruzione dal basso. Le difficoltà maggiori le hanno avute quando hanno perso palla in impostazione ma ci sta. Fabregas è un allenatore giovane con le idee molto chiare. Hanno assenze ma anche sostituti importanti, hanno cambiato tanto la squadra in base agli avversari, ma la loro identità è sempre riconoscibile. Dobbiamo essere bravi a saltare la prima pressione. La cosa più importante è dare continuità, cercare di essere corti in tutte le fasi. Considerando le caratteristiche fisiche dei calciatori, affrontiamo elementi brevilinei con tecnica e qualità, sanno sopperire alle aggressioni, accettano il duello e sono bravi nel dribbling. Sono contento delle nostre statistiche sulla pressione, si legano alle nostre caratteristiche. Il Como è molto abile nel far girare il pallone ma non bisogna lasciarsi ingannare. Molti gol fatti arrivare da attacchi improvvisi della profondità, in verticale. Hanno qualità per mettere in difficoltà chiunque». Il tecnico giallorosso smarca la questione relativa al calciomercato, la cui apertura è ormai imminente: «Siamo concentrati soltanto sulla partita, ogni discorso di mercato ci distoglierebbe dal nostro obiettivo. Sicuramente quando si aprirà il calciomercato parleremo con più schiettezza su quello di cui ha bisogno la squadra. Ma oggi il mercato è il mio ultimo pensiero».
Infine, Di Francesco rimanda i bilanci: «Preferirei tracciarli direttamente dopo la partita, perché gli umori cambiano in base alle prestazioni e ai risultati. Di certo posso dire di essere molto contento del rapporto che si è creato con tutti qui a Lecce. Ora pensiamo alla partita contro il Como e godiamoci il supporto della nostra gente».















