Sabato 20 Dicembre 2025 | 16:48

Il Lecce non è mai solo: in 200 mila allo stadio. Ottavo posto in serie A

Il Lecce non è mai solo: in 200 mila allo stadio. Ottavo posto in serie A

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Il Lecce non è mai solo: in 200 mila allo stadio. Ottavo posto in serie A

Il match casalingo con il maggior numero di spettatori (28.227, per un incasso di 719.498,84 euro) è stato sin qui quello con il Milan del 29 agosto scorso

Sabato 20 Dicembre 2025, 13:56

Se la classifica del campionato di serie A venisse redatta in base alle presenze allo stadio, il Lecce non sgomiterebbe in zona salvezza sino all’ultima giornata, ma stazionerebbe stabilmente nella prima metà della graduatoria, in una posizione tranquilla. È quanto è emerso nelle precedenti stagioni ed è ciò che sta venendo fuori anche nell’annata agonistica in corso. Dopo quindici giornate di campionato (con alcune formazioni che tra le mura amiche hanno disputato otto match ed altre sette), la società salentina è ottava per numero complessivo di presenze allo stadio, con 203.661 spettatori, ed è nona per quanto concerne la media, con 25.458 ad incontro.

Il match casalingo del Lecce con il maggior numero di spettatori (28.227, per un incasso di 719.498,84 euro, che ad oggi rappresenta il record stagionale del club) è stato sin qui quello con il Milan del 29 agosto scorso, mentre quello con meno pubblico è stato l’ultimo, disputato contro il Pisa (24.322), ma con la vendita dei tagliandi relativi al settore ospiti autorizzata dagli organi competenti solo in extremis, a poche ore dalla sfida, il che ha reso quasi impossibile la trasferta dei sostenitori toscani. In mezzo, in ordine decrescente, vanno annoverati i confronti con il Cagliari (26.2019), il Napoli (25.596), il Sassuolo (25.307), il Torino (24.766), Il Verona (24.678) e il Bologna (24.548).

Sul podio degli incassi, ad oggi, dopo quello fatto registrare contro il Milan, ci sono quelli ottenuti con il Napoli (436.084,01) e con il Cagliari (407.246,10). Il totale degli incassi per le prime otto giornate (tra abbonati e paganti) ammonta a 3.438.068,50 euro, con una media di 429.758, 56 euro. Il dato più significativo per le presenze casalinghe è naturalmente quello della media, in quanto il dato assoluto è condizionato dal numero di gare che ogni singola squadra ha giocato nel proprio impianto.

Nella graduatoria della media di presenze, il Lecce è subito dietro al Bologna, ottavo a quota 28.767, e di poco avanti rispetto all’Atalanta, attestata a 22.246 unità, in undicesima posizione. Ovvero due compagini che fanno la propria parte nelle coppe europee, rispettivamente l’Europa League e la Champions League. Né è una questione di capienza degli impianti, in quanto nessun sodalizio, in massima serie, ha il cento per cento di biglietti venduti rispetto alla capienza. Quindi nessuna società può ipotizzare che, con uno stadio più grande, potrebbe contare su più pubblico.

Bisogna precisare che i dati in questione, in taluni casi, divergono di poche unità a seconda degli operatori specializzati che li forniscono e che quelli sul Napoli e sulla Lazio non hanno i crismi dell’ufficialità. Ebbene, la classifica della media presenze è capeggiata dal Milan, a quota 73.012. Sul podio figurano l’Inter, al secondo posto, con 72.609, e la Roma, in terza posizione, a quota 62.671. Nella prima metà della graduatoria seguono Napoli (quarto), con 51.116, Lazio (quinta), con 44.000, Juventus (sesta), con 40.838, Genoa (settimo), con 31.335, come già detto Bologna (28.767) e Lecce (25.458), ed infine Verona (decimo), con 24.201.

Nella seconda parte della graduatoria figurano la già citata Atalanta (22.246), l’Udinese, con 21.981, il Torino, piazza blasonatissima ma nella quale la tifoseria è insoddisfatta della gestione societaria di Urbano Cairo, con 21.962, la Fiorentina, che sta vivendo una stagione da incubo, attestata a quota 20.604, il Parma, con 18.722, il Cagliari, con 15.885, il Sassuolo, con 14.225, la Cremonese, con 12.654, il Pisa, con 11.306, ed il Como, prossimo avversario del Lecce, sodalizio retto dalla proprietà più ricca d’Italia, con 11.135.

Insomma, a dispetto delle esternazioni di Gerry Cardinale, patron del Milan, che ritiene che piazze quali Lecce e Cagliari non interessino a nessuno (aggiungiamo noi, per chi come lui ragiona solo in termini di ritorno economico e non di passione), la formazione giallorossa ha un seguito straordinario se si considera che fa capo ad una piccola città di provincia e non offre ai propri supporter la prospettiva di lottare per traguardi altisonanti, ma “solo” per la salvezza, che però, a certe latitudini, costituisce un obiettivo di indubbio valore, di quelli che regalano emozioni.

Ma il Lecce può contare sul calore di tantissimi tifosi anche quando è impegnato in trasferta, in tutte quelle partite nelle quali l’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive non pone la restrizione dell’obbligatorietà della tessera del tifoso. Ovunque la vendita sia stata libera, Wladimiro Falcone e compagni sono stati sostenuti da un settore ospiti gremito di supporter giunti dal Salento ed anche dalle province e dalle regioni vicine al luogo della partita. Il tutto ad ennesima conferma della grande passione che caratterizza i supporter del club oggi presieduto da Saverio Sticchi Damiani, che ha avuto il grande merito di fare rifiorire quell’entusiasmo che si era spento quasi del tutto negli anni bui della serie C, regalando di nuovo al territorio una dimensione di rilievo.

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