Lecce-Cosenza 3-1: riparte la corsa dei giallorossi ai playoff
NEWS DALLA SEZIONE
Lecce, Corini: «Trasformare la delusione in energia»
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
Giallorossi
Redazione online
14 Settembre 2018
«L'Unione Sportiva Lecce, con riferimento alle dichiarazioni rese da Kael Grimaldi, agente del calciatore Cosimo Chiricò, precisa che nessun componente della società è stato mai oggetto di minacce, intimidazioni o pressioni di alcun tipo in relazione alle note vicende inerenti il calciatore». Lo precisa oggi il Lecce in merito al rapporto con Cosimo Chiricò, che si sta concludendo in maniera burrascosa, secondo il procuratore a causa di veti della tifoseria ultrà.
Ieri mattina la presa di posizione ufficiale della società che «per preservare il clima di serenità e unità (anche tra gli stessi tifosi), determinante nell’ultimo anno per raggiungere gli obiettivi prefissati» decide di «non rendere disponibile il calciatore Chiricò, nella speranza che questa situazione possa essere definita nel modo migliore». Nel tardo pomeriggio la replica del procuratore di Chiricò, Kael Grimaldi, in cui si evidenziava che «il presidente Sticchi Damiani e la sua famiglia erano stati fatti oggetto di minacce per aver fatto giocare il proprio assistito nella gara tra Lecce e Salernitana: da qui la scelta di mettere fuori rosa il calciatore. Sono questi atteggiamenti da codice penale da condannare assolutamente - sottolineava Grimaldi, e che un principe del foro come Sticchi Damiani non può e non deve assecondare».
E la risposta della società giallorosa a queste accuse è arrivata nella mattinata di oggi attraverso una nota apparsa sul sito del sodalizio giallorosso
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su