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Brindisi, percolato e discariche nella zona industriale

 
Nicola Bellanova

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Nicola Bellanova

Brindisi, percolato e discariche nella zona industriale

La denuncia di Quarta: «Teknoservice rispetti l’ambiente»

Martedì 19 Agosto 2025, 09:54

«In via Alessandro Arton, nella zona industriale di Brindisi, mi sono imbattuto in una situazione assurda e gravissima per l’ambiente e la salute pubblica. Oltre una decina di mezzi della società Teknoservice erano parcheggiati lungo la strada, impegnati in operazioni di trasbordo dei rifiuti. Le immagini che ho raccolto testimoniano una perdita di percolato liquido che si riversava direttamente nei terreni circostanti; un fatto inaccettabile e che necessita di un immediato intervento». La denuncia arriva dal presidente della commissione Ambiente, Roberto Quarta, che ha documentato i presunti disservizi di Teknoservice, che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Quarta ha chiesto l’intervento immediato dell’assessore all’Ambiente, Livia Antonucci, «cui rivolgo anche la richiesta di convocare con urgenza il Dec, Gianluca Fischetto, e i responsabili di Teknoservice, affinché forniscano spiegazioni chiare e dettagliate su quanto sta accadendo in via Alessandro Arton. In queste ore - ha aggiunto - sto predisponendo l’invio di una Pec di denuncia alle autorità competenti e agli organi di controllo per garantire il massimo della trasparenza e per sollecitare i provvedimenti necessari».

Le foto, d’altronde, non lasciano spazio all’immaginazione. Il liquido che tracima dai rifiuti è potenzialmente nocivo per i terreni attigui. Teknoservice, dal canto suo, ha replicato che «le attività di trasbordo vengono effettuate in conformità del decreto legislativo 152/2006, così come è stato appurato nella recente ispezione a opera degli organi di vigilanza. Il disguido tecnico è da attribuirsi a una errata manovra effettuata da un operatore che senza autorizzazione ha azionato un tasto del mezzo. Un’operazione non autorizzata che verrà discussa con opportune procedure del caso». Sul posto si è immediatamente recato il Dec, «che ha potuto rilevare l’immediata rimozione dei liquidi oggetto di sversamento, l’attività di sanificazione dell’assetto stradale e, soprattutto, che il canale di deflusso dell’acqua piovana non è stato interessato dallo sversamento», chiosa Teknoservice. Ma la risposta della ditta non ha convinto Quarta: «Mi spiace dover smentire integralmente quanto dichiarato dall’azienda: le foto scattate mostrano chiaramente che il percolato si è riversato direttamente verso il condotto che collega la sede stradale al canale di raccolta delle acque piovane, causando così un grave rischio ambientale. Sono convinto che solo grazie al mio tempestivo intervento e al coinvolgimento immediato del dirigente Danilo Morciano, allertato prontamente, si sia evitato il peggio. Pertanto, invito ancora una volta Teknoservice a rispettare in toto quanto previsto dalla legge in materia di tutela ambientale e sicurezza, assicurando che si adottino tutte le misure necessarie per evitare il ripetersi di simili situazioni». Inoltre, sempre sulla stessa strada nella zona industriale di Brindisi, Quarta ha documentato la presenza di discariche di rifiuti lungo il canale di raccolta delle acque piovane.

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