OSTUNI- Realizzazione del mega resort extra lusso sulla costa ostunese: per lo studio legale Durano, è «evidente» la «manifesta irragionevolezza del contributo della Soprintendenza e delle argomentazioni ivi sostenute avulse dal contesto autorizzativo». Le controdeduzioni della società Merletto, che porta avanti l’investimento di Four Seasons in contrada Mogale, si inseriscono nell’ambito della variante al Piano di lottizzazione richiesta all’interno della procedura per l’Autorizzazione unica Zes.
La società è divenuta proprietaria dei terreni nell’ottobre del 2020. Ma la vicenda affonda le radici nel 1996, quando le società Edilizia Meridionale S.r.l. di Brindisi e Riva Splendente S.r.l. di Modugno presentarono domanda di lottizzazione.
Tornando ai giorni nostri, la Soprintendenza nelle settimane scorse ha bocciato anche il progetto aggiornato e ridimensionato della Merletto. Rispetto a quello redatto nel 2020, la società attesta che i volumi complessivi si riducono del 10 per cento.
Per la Soprintendenza, però, l’intervento proposto non risulta coerente e compatibile con gli obiettivi generali e specifici di qualità del paesaggio previsti per quell’area dal Pptr (catalogata come Murgia dei trulli, e in particolare come Piana degli ulivi secolari). L’incompatibilità deriva dal fatto che il Piano paesaggistico territoriale regionale dispone per quell’area di «limitare ogni ulteriore edificazione nel territorio rurale che non sia finalizzata a manufatti destinati alle attività agricole»; di «promuovere azioni di salvaguardia e tutela dell’integrità dei caratteri morfologici e funzionali dell’edilizia rurale»; di «limitare la proliferazione dell’insediamento nelle aree rurali»; di «impedire le trasformazioni territoriali che alterino o compromettano le componenti e le relazioni funzionali, storiche, visive, culturali, simboliche ed ecologiche che caratterizzano la struttura delle figure territoriali»; di «impedire modifiche allo stato dei luoghi che interferiscano con i coni visuali formati dal punto di vista e dalle linee di sviluppo del panorama».
Ma secondo i legali della società, il parere della Soprintendenza «muove dall'assunto che le aree territoriali interessate ricadono nell'ambito della struttura antropica e storico-culturale del Pptr negli Ulteriori contesti del tipo “Paesaggi Rurali”, applicando le disposizioni normative di tutela delle Nta del Pptr, e in particolare dell’Ambito Murgia dei Trulli. Invero, la delibera di giunta regionale del 2013, al Punto 3, nel definire i paesaggi rurali di cui all'articolo 76 delle Nta, riporta alla definizione delle aree agricole che tali siano tipizzate negli strumenti urbanistici vigenti, perdendo nel caso di zona diversamente tipizzata il requisito della ruralità. Ciò posto, le conclusioni ostative all'intervento edilizio - conclude lo studio legale Durano - risultano prive di legittimazione giuridica atteso che le aree interessate dal piano di lottizzazione sono tipizzate come turistico-alberghiero e non già Zona omogenea agricola».
Rispetto, invece, al richiamo della Soprintendenza alla esistenza di «un’area di notevole interesse pubblico», i legali rilevano che l’area «è da considerarsi già fortemente urbanizzata, vuoi per la destinazione urbanistica impressa dal vigente Piano regolatore generale vuoi perché l’iter autorizzativo ha per oggetto non l’approvazione di un piano ex novo quanto la proposta di variante al Piano di lottizzazione», approvato con delibera di consiglio comunale nel 2013. Va tuttavia rimarcato che questa valutazione negativa della Soprintendenza differisce da quella della Regione Puglia. Tanto che il Comune di Ostuni, nel suo parere, sottolinea come al momento non venga sciolta «la contraddizione insita nella diversa valutazione tra Regione Puglia e Soprintendenza circa la conformità e coerenza del Piano di lottizzazione con le direttive facenti parte della normativa d’uso della scheda d’ambito».
Intanto la Merletto, nei giorni scorsi, ha depositato lo Studio preliminare ambientale, nel quale è contenuta, ad esempio, una proiezione delle presenze previste così da tarare i fabbisogni idrici del resort, che conterà su 416 posti letto per turisti e 152 per il personale. Relativamente all'affluenza degli utenti nel resort, si immagina un riempimento che va dal 40 per cento a marzo e ottobre al 100 per cento di luglio e agosto, passando per il 90 per cento di giugno e il 70 per cento di settembre.