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Brindisi, Scu, oggi l’interrogatorio di Lamendola senior

 
mimmo mongelli

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mimmo mongelli

 Brindisi,  Scu, oggi l’interrogatorio di Lamendola senior

Diversi i reati contestati. Dinanzi al gip il numero 2 del presunto clan, catturato lunedì

Giovedì 28 Settembre 2023, 14:48

BRINDISI - Oggi per «Bicicletta», al secolo Cosimo Lamendola, 51 anni, numero due del clan mafioso che - stando a quanto emerso dall’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni - è figlio dell’eredità lasciata dal capostipite Carlo Cantanna, nonno di Gianluca Lamendola, tutt’ora ricercato, è il giorno dell’interrogatorio di garanzia.

Il 51enne brindisino comparirà dinanzi al gip che nel luglio scorso ha emesso il provvedimento cautelare a suo carico. Potrà decidere di rispondere alle domande del giudice o di avvalersi della facoltà, concessa dalle legge ad ogni indagato, di non rispondere. Lunedì scorso i carabinieri, al comando del capitano Vito Sacchi e del tenente Alberto Bruno, gli hanno stretto le manette ai polsi mentre, nascosto in un trullo ubicato nelle campagne tra Ostuni e Cisternino, si accingeva a pranzare.

Con l’operazione Wolf, scattata il 18 luglio scorso, la Direzione distrettuale antimafia di Lecce (pm Carmen Ruggiero) e i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni (nucleo operativo e radiomobile) il 17 luglio scorso hanno stroncato le carriere di capi e gregari del presunto sodalizio criminale che aveva il suo core business a San Vito dei Normanni e la sua «filiale» a Fasano.

Il giorno del blitz dei carabinieri sono finiti in carcere: Luca Balducci, 29 anni, di Corato (Ba), Roberto Calò, alias «Carvignulo», 40 anni, sanvitese, Rosario Cantanna, 49 anni, mesagnese, Angelo Potenzo Cardone, alias «Jackie Chan», 36 anni, fasanese, Pancrazio Carrino, alias «Stellina», 42 anni, di San Pancrazio Salentino, Maurizio D’Apolito, 46 anni, di Torre Santa Susanna, Adriano De Iaco, alias «Lu meccanico», 33 anni, di San Vito dei Normanni, Alessandro D’Elia, 40 anni, brindisino, Domenico Fanizza, alias «Fcazz», 41 anni, fasanese, Renato Loprete, 47 anni, fasanese, Bryan Maggi, 33 anni, brindisino, Gionatan Manchisi, 42 anni, fasanese, Adriano Natale, 41 anni, carovignese, Domenico Nigro, 23 anni, di San Vito dei Normanni, Giuseppe Prete, alias «Vaccaredda», 49 anni, sanvitese, Giulio Salamini, 44 anni, di Taranto, Francesco Turrisi, 47 anni, di San Vito, Noel Vergine, 35 anni, di San Vito.

Unico destinatario di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato Angelo Roccamo, 77 anni, brindisino. Il giorno del blitz Gianluca e Cosimo Lamendola non vennero trovati.

Associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra, violenza privata, lesioni personali, estorsione, ricettazione, danneggiamento seguito da incendio ed autoriciclaggio, tutti aggravati dal metodo mafioso, produzione, coltivazione, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza: queste le ipotesi di reato a vario titolo contestate agli indagati, che sono in tutto 38 (22 i destinatari di ordinanza di custodia cautelare).

La genesi dell’indagine è il tentato omicidio di un sorvegliato speciale, avvenuto la sera del 5 luglio del 2020 a Latiano. Quel giorno la vittima, per puro caso e grazie alla prontezza di riflessi, non venne attinta mortalmente dalla raffica di colpi calibro 9 esplosi da uno spietato commando criminale che giunse sul luogo dell’agguato a bordo di diverse auto.

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