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Brindisi, riqualificazione dormitorio in stand-by: i lavori devono ancora essere avviati

 
Pierluigi Potì

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Pierluigi Potì

Brindisi centro accoglienza notturno dormitorio

Intanto, grazie a «Più Supreme», 3 migranti beneficeranno di una propria abitazione

Mercoledì 20 Settembre 2023, 13:32

BRINDISI - Si allungano i tempi relativi al trasferimento provvisorio in tendostrutture dei 72 migranti ospiti del dormitorio, al fine di consentire i lavori di riqualificazione dell’immobile di via Provinciale San Vito. Lo spostamento era stato inizialmente programmato per la prima decade di settembre, ma allo stato... non si è mossa foglia, non perché mancano i fondi necessari, quanto piuttosto per una questione tecnica che ha ad oggetto il terreno contiguo dove, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, dovranno trasferirsi i migranti. Terreno che, a quanto pare - ma è un aspetto ancora da valutare, fanno sapere dall’ufficio preposto - necessita di una preventiva sistemazione, propedeutica all’allestimento delle tendostrutture. Al riguardo, qualcosa in più se ne saprà nei prossimi giorni dopo un’apposita riunione tecnica.

Nel frattempo, i 72 extracomunitari (che, ricordiamo, sono in possesso di regolare permesso di soggiorno e lavorano nella quasi totalità dei casi nelle campagne, assoldati dalle imprese agricole) continuano ad occupare il dormitorio, malgrado le molteplici criticità esistenti, sia dal punto di vista strutturale (il fabbricato è obsoleto e ha diverse parti in malora), sia sotto l’aspetto legato all’igiene e al comfort, in quanto da diversi mesi ormai senza luce e acqua calda per un guasto all’impianto elettrico, la cui riparazione richiede necessariamente lo sgombero preventivo.

I lavori di riqualificazione, dunque, tarderanno ad essere avviati. Una volta avvenuto ciò, l’intervento richiederà un periodo di tempo pari a circa un anno e mezzo e, al termine, è previsto il rientro dei migranti che così potranno beneficiare di una struttura più moderna e funzionale. Non tutti, però, vi faranno ritorno: ciò in quanto il Comune ha deciso di insistere con il progetto “Più Su.Pr.Eme” finalizzato a promuovere l’inclusione sociale e, soprattutto, l’autonomia abitativa dei cittadini stranieri che risiedono nel nostro territorio. In quest’ottica, il progetto si concretizza nella ricerca di appartamenti in affitto, assicurando al proprietario-locatario la copertura dei costi del canone di locazione per dodici mesi. Il progetto, infatti, garantirà uno startup abitativo sino a 8.400 euro per ogni unità abitativa individuata. Non solo: esso prevede anche l’accompagnamento degli ospiti da parte di una equipe che cercherà di mettere tutte le persone accolte nelle condizioni di poter raggiungere una piena indipendenza economica e, quindi, anche di poter successivamente contribuire al pagamento del canone previsto per la locazione.

Proprio nei giorni scorsi, in attuazione di tale iniziativa, sono stati definiti tutti gli aspetti per destinare a tale scopo un appartamento ubicato a San Pietro Vernotico a beneficio di tre migranti (due provenienti dal Mali, il terzo dal Burkina Faso), tutti provvisti di regolare permesso di soggiorno. Il canone di locazione è stato fissato in 7.200 euro annui e, grazie ai fondi all’uopo erogati dalla Regione, sarà il Comune di Brindisi a pagare tale somma (oltre ad ulteriori 600 euro a titolo di caparra) al proprietario dell’appartamento.

Un primo passo, dunque, nel difficile percorso finalizzato all’integrazione abitativa dei cittadini stranieri. Sicuramente, sarà impossibile trovare una sistemazione per tutti e 72 i migranti del dormitorio, ma almeno si punterà a ridurre quanto più possibile il numero di coloro che resteranno nel centro di accoglienza di via Provinciale San Vito anche dopo i lavori di riqualificazione e ciò anche nella consapevolezza che l’immobile in questione è attualmente sovraffollato e liberarlo di quante più unità possibili consentirebbe una convivenza più comoda e serena.

Non è un caso, del resto, che l’Amministrazione comunale stia cercando un aiuto in tal senso e ha già avviato una serie di incontri con le agenzie immobiliari del territorio al fine di reperire quante più abitazioni possibili. Non solo: proprio nella giornata di oggi è in programma un ulteriore incontro, questa volta con gli Ordini professionali (ed aperto a tutta la cittadinanza), sollecitati anch’essi ad offrire un utile contributo alla buona riuscita del progetto.

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