BRINDISI - Ancora un raid nelle scuole. E’ accaduto all’interno del plesso elementare “Perasso” (facente parte dell’istituto comprensivo Bozzano-Centro) dove ieri mattina il rientro al lavoro del personale è stato rovinato dalla scoperta di un furto perpetrato da uno o - ipotesi più probabile - più ignoti che hanno portato via i digital board (schermi digitali interattivi) da cinque delle sette prime classi nelle quali è in uso (due di tali grandi monitor sono stati lasciati perchè di vecchia generazione).
Il danno economico è ingente (circa 12mila euro, tanto quanto erano costati al momento dell’acquisto, reso possibile dai fondi Pon), ma lo è di più in relazione al fatto che circa cento studenti resteranno sprovvisti di uno strumento molto importante per la didattica quotidiana.
La scoperta è stata fatta da una collaboratrice scolastica che, insospettita da una porta rimasta aperta al primo piano, ha controllato nelle classi riscontrando la mancanza dei digital board. Immediatamente, è stata allertata la Questura e una pattuglia della Sezione Volanti è giunta sul posto, a quanto pare non rilevando comunque segni di effrazione. Sul luogo anche la Scientifica per gli accertamenti più complessi.
Comprensibilmente amareggiata la dirigente scolastica: «Non credo si tratti di un atto vandalico, anche perchè è rimasto tutto in ordine - ha detto Maria Luisa Pastorelli -, nè di una vendetta, atteso che non ci sono state bocciature e con le famiglie abbiamo un ottimo rapporto. Inoltre, al di là del danno economico, la cosa più grave è la negazione del diritto alo studio a bambini di prima elementare, unitamente all’affronto fatto all’istituzione scolastica che dovrebbe sempre rimanere inviolata».
Ad agire dovrebbero essere stati almeno in due, se non di più: «Ogni digital board è da 65-70 pollici e pesa un bel po’ - sottolinea la dirigente -, per cui ad agire non è stato solo un individuo. Presumibilmente sono entrati dalla parte di corso Roma, dalla porta di emergenza, ma non sappiamo se hanno agito di notte o il giorno prima. Già lo scorso mese di luglio subimmo un altro furto di vecchi pc, mixer e microfoni, asportati sempre dal primo piano, e due mesi prima anche di una lavagna elettronica. Purtroppo, non siamo dotati di impianto di videosorveglianza e chiunque può agire indisturbato quando la scuola è chiusa».