BRINDISI - Inclusione, socialità e divertimento: sono queste le parole chiave della giornata di sport e solidarietà «Sulla Cresta Dell’onda», organizzata per il terzo anno nella cornice della spiaggia del Capanno di Rosamarina, provincia di Brindisi. Una giornata che si ripete ogni 18 agosto in occasione del compleanno di Lorenzo, un ragazzo affetto da disabilità motoria, e che i suoi genitori, i professori Marco Ranieri e Luciana Mascia, hanno trasformato in una festa per tutti. Tra partite di pallanuoto paraolimpiche e aste di beneficenza, le attività della giornata di domani andranno a sostenere le attività del Dynamo Camp, che ospita ragazzi dai 6 ai 17 anni affetti da patologie gravi e croniche.
«Definire il Dynamo Camp un campo di terapia ricreativa è riduttivo», spiega Marco Ranieri, che nel Camp lavora anche come medico volontario. «Lì, ragazzi con malattie gravissime sono ospitati per una settimana di divertimento e di gioco, come fanno tutti i ragazzi senza patologie, senza limiti. Sarebbe meglio definirla una terapia intensiva del divertimento». Non solo medico dunque, ma anche animatore. «Al campo ho visto ragazzi con gravi malattie muscolari arrampicarsi su un ponte tibetano, seguiti da persone ad altissimo livello di formazione tecnica. Per ogni due ragazzi c’è un educatore che li segue, e tutto è ovviamente a titolo gratuito».
I fondi della giornata sono raccolti grazie a un gioco a premi, reso possibile dalla solidarietà di tante aziende pugliesi, ma anche da squadre di Serie A e dalla squadra del Bari, che per l’occasione donano maglie autografate (l’anno scorso, ad esempio, tra i pezzi in palio c’era la maglia della Roma firmata dai giocatori e il gagliardetto firmato dall’allenatore Josè Mourinho).
Un’esperienza che viene resa possibile dunque dal dispiego di risorse importanti, e al cui interno accoglie storie anche drammatiche.
«Ricordo che una volta un ragazzo oncologico, pre terminale, chiese di trascorrere una settimana al Dynamo Camp. I medici sconsigliarono la cosa, date le sue condizioni, ma la mamma insistette perché quello era l’ultimo desiderio di suo figlio. E così accadde, in un clima di serenità, leggerezza e allegria».
I programmi di terapia ricreativa Dynamo si svolgono in strutture, case famiglia e ospedali sparsi su tutto il territorio nazionale, e offrono a bambini e adolescenti malati e alle loro famiglie attività all’insegna del divertimento e della fiducia in sé stessi.
«Il problema, forse – continua Ranieri – è che non è un posto “reale”. Il mondo, fuori da lì, non è come il Dynamo Camp. Quello che Sulla Cresta dell’onda vuole fare è avvicinare il mondo del Dynamo Camp alla realtà, usando lo sport per rendere l’accoglienza divertente». Tra una settimana, «Sulla Cresta Dell’onda» sarà ufficialmente una Onlus con lo scopo di diffondere la cultura dell’inclusione e della diversità, in tutte le sue forme, attraverso gli sport paraolimpici in acqua. [Car. Pal.]