BRINDISI - Sette giorni di chiusura per il locale «La Plaza», di Largo Concordia, nel cuore del centro di Brindisi. E denuncia all’Autorità giudiziaria del titolare. Arrivano i primi provvedimenti contro la «movida fracassona». E potrebbe trattarsi solo del primo di una serie. A notificare il provvedimento amministrativo sono stati gli agenti della Polizia locale - guidati dal comandante Antonio Orefice - sulla base di un'ordinanza emessa dal Suap (Sportello unico attività produttive) del Comune di Brindisi, su indicazione del questore Annino Gargano.
«Anche in conseguenza di numerosi esposti sul disturbo della quiete pubblica presentati da residenti nel centro storico di Brindisi - spiega una nota diramata dalla questura -, personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura ha intensificato i controlli amministrativi e ha proceduto al deferimento in stato di libertà all’Autorità giudiziaria del titolare di un esercizio commerciale del centro storico di Brindisi per fatti/reato commessi fino a notte inoltrata a Brindisi alla fine del mese di giugno». Nel provvedimento vengono contestati in particolare alcune violazioni della Legge regionale 3/2002.
A cominciare dai numerosi sforamenti delle emissioni sonore. Polizia locale e Arpa (l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) hanno effettuato diversi controlli e rilevazioni fino allo scorso luglio. Non solo una emissione di decibel oltre i limiti stabiliti, ma anche oltre gli orari permessi. Secondo quanto scritto nell’ordinanza sarebbero stati violati gli articoli 16 e 17 della Legge regionale, che fissano i limiti per evitare il disturbo alla quiete pubblica. A questo si aggiungono anche delle violazioni riguardanti l'occupazione di suolo pubblico, in più occasioni, e altre violazioni di natura amministrativa.
Il locale era balzato agli «onori della cronaca» il 26 giugno scorso per via di una sorta di «rappresaglia» ordita nei confronti di un residente della zona, il quale esasperato dal frastuono, lanciò delle uova contro alcuni avventori de «La Plaza Drink & Music». A quel gesto seguì una reazione del titolare del locale che si fece filmare e postò il video sui social che fece il giro del web. Nel video il titolare si fece riprendere mentre metteva musica ad un volume esagerato, esplodeva botti sotto il portone del residente che aveva lanciato le uova e poi brindava stappando una bottiglia compiaciuto della ripicca consumata. Un gesto che evidentemente non è sfuggito al questore e alle forze dell’ordine e che ha alzato la soglia dei controlli.
A questo si sono aggiunte anche le numerose denunce e segnalazioni dei residenti che vengono tenute in debita considerazione. Così a «seguito dell’attenta attività svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura è stato chiesto al sindaco del Comune di Brindisi l’adozione di un provvedimento di sospensione/revoca della Scia per somministrazione di alimenti e bevande del citato locale del centro storico per abuso del titolo ex art. 10 del Tulps».