Sabato 06 Settembre 2025 | 14:53

Francavilla, «Così i baby killer uccisero Paolo Stasi». Si avvalgono della facoltà di non rispondere

 
Stefania De Cristofaro

Reporter:

Stefania De Cristofaro

A Francavilla Fontana domenica la marcia per la legalità dopo l'omicidio di Paolo Stasi

Un sopralluogo quattro giorni prima dell’agguato. Il movente? «Futili motivi». Il ragazzo doveva pagare 5mila euro per l’acquisto di piccole quantità di marijuana consumata assieme alla madre 

Mercoledì 24 Maggio 2023, 09:53

13:24

FRANCAVILLA FONTANA - Portatori di una «capacità a delinquere spiccata», Luigi Borracino, 18 anni, e Cristian Candita, 21, arrestati e condotti in carcere per l’omicidio di Paolo Stasi, 19 anni, ucciso con due colpi di pistola, a Francavilla Fontana, davanti al portone dell’abitazione in cui viveva con la famiglia, il pomeriggio del 9 novembre 2022. Per il gip del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, entrambi avrebbero continuato a svolgere «senza sostanziale soluzione di continuità i loro traffici con la droga» nonostante sapessero dell’inchiesta avviata dopo l’uccisione del 19enne. E si sarebbero «preoccupati soltanto di reperire un nuovo collaboratore per la custodia e la preparazione delle dosi, non potendo contare più» su Stasi...

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip del Tribunale di Brindisi i due indagati per l’omicidio del 19enne Paolo Stasi, compiuto il 9 novembre del 2022, Luigi Borracino di 18 anni e Cristian Candita di 21.
Borracino all’epoca del delitto minorenne, è comparso davanti al gip di Brindisi, Vittorio Testi, per rispondere dell’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacente, reati questi compiuti dopo essere diventato maggiorenne. Venerdì davanti al gip del Tribunale per i minori di Lecce ci sarà il suo interrogatorio di garanzia per l’accusa dell’omicidio volontario di Stasi. Il 18enne è difeso dall’avvocato Leonardo Andriulo.
Anche Candita, assistito dal legale Michele Fino, oggi non ha risposto alle domande del gip. Oltre all’omicidio volontario in concorso è accusato anche di detenzione ai fini di spaccio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)