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Brindisi, Pasqua di passione per 66 lavoratori della «Dcm»: saranno esuberi dal 23 Aprile

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, Pasqua di passione per 66 lavoratori della «Dcm»: saranno esuberi dal 23 Aprile

Il Gruppo Italsistemi (e non solo) corre per rilevare la Dar

Domenica 09 Aprile 2023, 11:50

BRINDISI - Pasqua di «passione» per oltre duecento dipendenti del settore aeronautico che rientrano nella «galassia» del Gruppo Dema. La situazione è stata oggetto di un incontro convocato a fine marzo dal presidente del Comitato di Monitoraggio Sepac della Regione Puglia, Leo Caroli, al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti delle aziende in causa, Confindustria e i sindacati di categoria dei metalmeccanici e il quadro che emerge - a prescindere dall’impegno profuso - è preoccupante.

I primi a finire fuori dal ciclo produttivo saranno i 66 lavoratori della Dcm srl. Dal 23 aprile prossimo, ha fatto presente la Liquidatrice della Dcm «andrà a cessare la cassa per accordo di transizione» e che «la procedura non è nelle condizioni di poter risolvere il problema occupazionale, né di affrontare altre spese per incentivi o per altre misure a tutela dei lavoratori, in quanto l’ammortizzatore sociale in corso costituisce l’ultimo sforzo economico sopportabile, anche alla luce dei costi da affrontare per l’indennità Naspi». E a ciò «si aggiunge il fattoche è stato recentemente notificato un avviso di pagamento di ingenti somme a causa del mancato riconoscimento da parte del ministero di un periodo di cassa integrazione straordinaria (Cigs) del 2018». Attualmente l’organico di Dcm è di 66 dipendenti, rispetto ai 112 che hanno usufruito del primo ammortizzatore sociale dei quali 15 prestano servizio altrove (14 per nulla osta in altre aziende e uno impiegato presso un Comune) e i restanti 51 sono percettori di cassa.

Dal 23 aprile quindi per i 66 lavoratori Dcm non ci sarà più alcun ammortizzatore sociale, nessun reddito, saranno «esuberi». L’unica speranza di rientrare nel ciclo produttivo è - come hanno chiesto i sindacati - si crei un «bacino di competenze» o un «bacino di prossimità» nel quale inserire tutti gli esuberi della Dcm «al fine di favorirne la rioccupazione presso i futuri acquirenti delle aziende brindisine del Gruppo Dema o presso altre aziende del settore aerospaziale del territorio o, previa partecipazione a specifici corsi di formazione, presso aziende di altri settori produttivi».

Data importante per i 151 lavoratori e le lavoratrici del Gruppo DemaSpA (84 dipendenti Dar e 67 Dema), è quella del 12 aprile quando sarà valutata la sostenibilità finanziaria della proposta «non vincolante» d’acquisto per l’acquisto dell’azienda Dar da parte della società Gruppo Italsistemi, che opera già in altri siti pugliesi. A seguire sarà riconvocato il tavolo in sede ministeriale per gli aggiornamenti sulla procedura concorsuale e sulle cessioni aziendali. Pare comunque che quella del Gruppo Italsistemi non sia l’unica proposta, ma vi siano altri soggetti che hanno manifestato interesse per le aziende del Gruppo che avrebbero sottoscritto accordi di confidenzialità. Ad ogni interessato comunque è stato fatto presente che l’obiettivo del concordato preventivo non è solo quello della tutale dei creditori, ma anche quello della salvaguardia dei livelli occupazionali.

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