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Brindisi, cardiologo impiantava protesi inutili, d'accordo con imprenditori che gliele fornivano in cambio di denaro: 5 arresti

 
Redazione online

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Il posto fisso di Polizia rischia di scomparire

L'ospedale Perrino di Brindisi, uno dei luoghi dell'indagine

Le indagini hanno riscontrato l'utilizzo inappropriato ed eccessivo di dispositivi medici impiantati. Lo stesso medico spesso e volentieri si assentava senza permesso, anche per esercitare la libera professione

Mercoledì 26 Ottobre 2022, 08:22

11:07

BRINDISI - Questa mattina i carabinieri del NAS di Taranto, insieme ai colleghi dei comandi provinciali di Brindisi, Bari e Matera, hanno eseguito 5 arresti domiciliari nei confronti di quattro imprenditori del settore sanitario ed un medico in servizio presso la Asl di Brindisi, ritenuti responsabili di corruzione continuata e, a carico del solo medico, truffa aggravata e false attestazioni nell’utilizzo del marcatempo sul luogo di lavoro.

Le indagini, avviate nel 2020, hanno riguardato l’utilizzo inappropriato, eccessivo ed ingiustificato di dispositivi medici impiantabili (stent aorto-coronarici e cateteri dilatatori coronarici) presso il reparto di Cardiologia del presidio ospedaliero 'Perrino' di Brindisi. In particolare le indagini hanno riscontrato la probabile esistenza di rapporti affaristici e corruttivi tra il medico e gli imprenditori di aziende fornitrici di protesi cardiovascolari, i quali avrebbero fornito gli impianti di dispositivi medici in cambio di denaro e altre utilità. Lo stesso specialista si sarebbe assentato con particolare frequenza dal posto di lavoro senza apparenti giustificazioni, anche al fine di effettuare attività di libera professione durante l’orario di servizio.

Emesso anche un decreto di sequestro preventivo pari alla somma di € 4.264,99 nei confronti del medico cardiologo indagato, Domenico Palmisano, di 54 anni, di Ceglie Messapica (Brindisi), in servizio nel reparto di emodinamica dell’ospedale Perrino di Brindisi. Agli arresti domiciliari anche Massimo Gabriele, di 53 anni, di Bari, Andrea Tantalo, di 47, di Matera, Davide Lazazzara, di 46, di Acquaviva delle Fonti (Bari), e Domenico Brunetti, 56 anni, di Mola di Bari. 

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