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Brindisi, sulla piscina di Sant’Elia: «La confusione regna sovrana»

 
Redazione Brindisi

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Con le due strutture in disuso, chi pratica nuoto è costretto a rivolgersi ad impianti di fuori provincia

Martedì 11 Ottobre 2022, 14:13

BRINDISI - La vicenda delle due piscine comunali - quella di Sant’Elia e quella di contrada Masseriola - rappresenta l’emblema di come a volte, a Palazzo di Città, la confusione regni sovrana. Due fiori all’occhiello, pienamente funzionanti sino ad un recente passato (quando erano dati in gestione alle società sportive), ed ora in disuso ed abbandono dopo la contestata decisione di metterle in vendita nell’ambito del piano di riequilibrio finanziario: tutti i tentativi, infatti, di alienare le strutture si sono rivelati fallimentari.

Sulla vicenda, non lesina critiche all’indirizzo dell’Amministrazione comunale anche il capogruppo consiliare del Pri: «Della piscina di Masseriola - afferma Gabriele Antonino - si sono perse le tracce e oramai versa in stato di totale abbandono. Eppure, a detta degli esperti, è la migliore struttura in città per grandezza e profondità. Per quanto riguarda la piscina di Sant’Elia, l’amministrazione ha deciso di nicchiare di fronte alle proposte del vecchio gestore, la società Marimisti srl, che si era detta disponibile ad effettuare ingenti investimenti per adeguare l’impianto secondo la formula del project financing. Di fronte a tale diniego, la società non ha potuto fare altro che riconsegnare le chiavi della struttura. Qualche giorno prima la giunta comunale aveva stabilito, nelle more delle procedure relative alla alienazione, di avviare una procedura negoziata per l’affidamento di un anno della gestione della piscina, subordinando tale affidamento alla mancata alienazione della struttura. A seguito delle procedure di gara la gestione della piscina comunale sita al quartiere Sant’Elia veniva affidata alla società sportiva dilettantistica “Feelgood” di Cellino.

Solo dopo si prendeva atto che, in conseguenza del mancato utilizzo della struttura e senza l’effettuazione di alcuna opera di manutenzione, occorreva un intervento di rifunzionalizzazione dei locali tecnologici per l’avvio di tutti gli impianti e la sostituzione del telo in pvc che non garantiva più la tenuta dell’acqua della vasca natatoria. Veniva quindi approvato - prosegue Antonino - un progetto esecutivo per l’esecuzione di tali lavori, con una spesa complessiva di 99.000 euro e si stabiliva di indire una procedura negoziata per il loro affidamento. In data 07/02/2022 si disponeva l’affidamento dei suddetti lavori, il cui importo era lievitato a 120.000 euro. In risposta ad una mia interrogazione consiliare del maggio scorso, l’assessore Pinto, dopo la rinuncia all’affidamento da parte della “Feelgod”, comunicava l’intenzione di procedere con l’affidamento pluriennale a privati. Ad oggi, però, entrambi i bandi pubblicati sono andati deserti».

In conseguenza di ciò, numerosi brindisini continueranno a rivolgersi a strutture fuori città per poter praticare nuoto. «Il tutto - conclude il capogruppo del Pri - senza considerare che molte persone frequentavano le piscine per fare riabilitazione, per fare terapie di mantenimento, per migliorare la qualità della vita in presenza di problemi come l’autismo o gli attacchi di panico. Depositerò pertanto una ennesima interrogazione per chiedere al sindaco se non ritiene opportuno affidare la gestione della piscina di Sant’Elia alla Multiservizi, come pure era stato deciso dalla Giunta con delibera del 2019 (sic!) e quali provvedimenti intende assumere per ripristinare la funzionalità della piscina in Contrada Masseriola».

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